Quirinale, sondaggio verità: “E’ stata una sceneggiata”. Meloni premiata, FdI primo partito

2 Feb 2022 8:11 - di Lucio Meo

I sondaggi parlano chiaro: l’effetto-Quirinale premia Fratelli d’Italia e punisce quasi tutti gli altri (ad eccezione di Renzi) a conferma di come gli italiani non abbiano ben compreso l’inciucio dei partiti della maggioranza per rieleggere Mattarella al Quirinale, anche se la maggior parte di loro è soddisfatta del bis del presidente. Lo dice un sondaggio di Alessandra Ghisleri, pubblicato questa mattina da “La Stampa“, nel quale si sondano gli elettori all’indomani della votazione per il Colle. Un sondaggio che conferma, anzi, amplia le indicazioni di quello divulgato lunedì sera da Enrico Mentana.

Quirinale, il salto di Fratelli d’Italia che premia la coerenza

“Tutti i leader politici che hanno partecipato attivamente all’elezione ad eccezione di Matteo Renzi (+4.2%) e Giorgia Meloni (+2.7%) perdono consensi nell’indice di fiducia rispetto alla fine dell’anno appena passato. Matteo Salvini (-5.3%) e Giuseppe Conte (-5.2%) guidano la classifica perdendo in un mese circa il 5.0%; tuttavia nel confronto con dicembre 2021 in minore difficoltà troviamo anche Enrico Letta con -1.5% e Luigi Di Maio (-1.1%)” dice la Ghisleri, che poi attacca la classe politica “autoreferenziale”.

Un italiano su due si è sentito preso in giro

Anche Draghi, però, è in caduta libera: pur rimanendo in testa alla classifica rispetto a dicembre 2021 perde il 3.7% insieme al suo governo (-3.5%). “L’autoreferenzialità del palazzo non ha aiutato a trovare i consensi. Del resto il 70.4% del campione intervistato dichiara che tutta la politica esce sconfitta da questa vicenda. Il 32.3% si è sentito preso in giro, mentre il 21% ha avuto la percezione di assistere ad una ‘sceneggiata'”. Le cifre parlano chiaro, per i partiti. Fratelli di Italia in due settimane guadagna il 2.2% arrivando al 21.1% e diventa il primo partito a scapito della Lega di Salvini che perde l’1.8% registrando il 16.7% dei consensi. Nel centro destra anche Forza Italia (7.4%) paga lo scotto lasciando quasi un punto percentuale nel campo del non voto. Anche nell’area del centro sinistra il Pd di Enrico Letta perde lo 0.8% attestandosi al 20.8%. Non meglio il M5S che nella confusione generale riesce a mantenere il 14.2% perdendo solo lo 0.2%. Anche Azione di Carlo Calenda perde lo 0.7% ritrovandosi al 4.1%, mentre Italia Viva lo guadagna ritornando al 3.0%”.

Le conclusioni della Ghisleri

La sondaggista, sulla “Stampa”, esprime giudizi pesantissimi sul dopo Colle. “Oggi è forte la necessità di mettere in discussione tutto il percorso e i protagonisti politici, tuttavia non si può, perché non ci si può convincere di qualcosa solo perché è semplice ed immediato. In questo momento siamo in una fase di quiete dopo il temporale con lo spauracchio di una forte tempesta all’orizzonte. Tra esattamente un anno saremo alle porte di nuove elezioni nazionali, perché giungiamo al termine di questa legislatura; e nel mezzo ci saranno mesi complicati e duri, perché ogni partito cercherà di tutelare ovviamente la sua parte – di governo o di opposizione- e contemporaneamente strutturerà una linea per una importante campagna elettorale che porterà all’elezione di soli 600 parlamentari a fronte dei quasi 1.000 seggi di oggi E solo allora l’elettore darà il suo giudizio definitivo. Ora i cittadini si aspettano che finalmente sul tavolo ci sia la realtà…”.

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