Sanremo 2022: Mahmood & Blanco, Elisa e Morandi in testa. Cremonini fa ballare l’Ariston come ai vecchi tempi
Incredibile ma vero, a Sanremo 2022 ci sono anche le canzoni. Tra un sermone di Roberto Saviano, un monologo di Drusilla Foer, una provocazione di Achille Lauro, ieri si è slacciato i pantaloni, c’è stato spazio anche per la musica. E proprio nella gara canora, quella che appassiona da decenni milioni di italiani, sono emersi i primi verdetti.
Sanremo 2022: la rosa che può vincere il Festival
Mahmood & Blanco al primo posto, Elisa seconda e Gianni Morandi sul terzo gradino del podio è questa la classifica della terza serata di Sanremo 2022, determinata dal voto sui 25 Big della giuria demoscopica (gestita per il quarto anno consecutivo da Noto Sondaggi, come la giuria della Sala Stampa), che ha pesato per il 50%, e dal televoto, che ha pesato per l’altro 50%. Al quarto Irama, al quinto Sangiovanni, al sesto Emma, al settimo Massimo Ranieri, all’ottavo Fabrizio Moro, al non La Rappresentante di Lista, al decimo Dargen D’Amico.
Se i precedenti non ingannano, il vincitore sarà tra il gruppo dei primi tre, al massimo tra i primi dieci. Pressoché impossibile un ribaltone con altri cantanti fuori dalla top ten. Quindi sembrano già fuori dal podio finale gli altri a seguire, in ordine di classifica. E cioè: Michele Bravi, Ditonellapiaga e Rettore, Aka7even, Achille Lauro e Harlem Gospel Choir, Noemi, Rkomi, Matteo Romano, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu, Giusy Ferreri, Le Vibrazioni, Yuman, Ana Mena e Tananai.
Cesare Cremonini il mattatore della terza serata
A Sanremo 2022 Cesare Cremonini, che non ha mai partecipato, è arrivato da ospite d’onore, riuscendo nell’impresa che mancava da prima della pandemia. Il Teatro Ariston è tornato infatti a ballare. Il cantautore bolognese ha concluso la sua seconda uscita sul palco di Sanremo con il primo grande successo ottenuto con i Lunapop, ’50 Special’. E prima che ha avuto inizio la canzone Amadeus ha invitato tutti ad alzarsi in piedi e ballare. Poco prima, Cremonino, intervistato da Amadeus ha espresso l’auspicio che si torni negli stadi anche per i concerti. “Se torna la musica negli stadi, si torna a respirare”. Poche parole sentite, che valgono più di tutti i sermoni ascoltati in questi tre giorni di Festival.