Scoperti nei pipistrelli 3 virus simili al Sars-Cov2. Viola: altri patogeni sono pronti al salto di specie
Nei pipistrelli un gruppo di ricercatori ha individuato tre virus simili al Sars-Cov-2. La scoperta, che l’immunologa dell‘Università di Padova, Antonella Viola, ha commentato poco fa su Facebook, da un lato rafforza l’ipotesi di un origine naturale del virus che ha scatenato la pandemia. Dall’altro dovrebbe fungere da monito per il futuro. Ribadendo per estensione, implicitamente, il fatto che dovremmo aspettarci a questo punto che molti altri patogeni sono pronti al salto di specie…
Individuati nei pipistrelli tre virus simili al Sars-Cov-2
Il nuovo passo in avanti della ricerca si deve a un gruppo di scienziati della National University e dell’Institut Pasteur del Laos. Sono loro che hanno identificato nei pipistrelli tre nuovi coronavirus che mostrano «somiglianze specifiche al Sars-CoV-2 responsabile di Covid-19, in un dominio chiave della proteina Spike», che permette al virus di attaccare le cellule bersaglio, agganciando il recettore umano Ace-2. Lo studio, pubblicato su Nature, rimbalza sui media internazionali. E, colme anticipato in apertura, mette in guardia contro nuovi eventuali rischi futuri per la salute globale.
Viola: la scoperta rinforza l’ipotesi di un’origine naturale del virus
I tre coronavirus individuati si chiamano Banal-52, Banal-103 e Banal-236 e appaiono «estremamente simili al Sars-CoV-2 (96,8% nel caso di Banal-52), soprattutto nella proteina Spike. Questa scoperta – commenta su Facebook Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova – non risponde ancora a tutte le domande aperte, ma rafforza ulteriormente l’ipotesi dell’origine naturale del Sars-CoV-2», argomento oggetto di dibattito fin dall’esordio dell’emergenza pandemica.
E ammonisce sul futuro: molti altri virus sono già pronti a fare il salto di specie e infettarci
«Tuttavia, allo stesso tempo – precisa l’esperta – ci conferma che molti altri virus sono già pronti a fare il salto di specie e infettarci. Bisogna quindi non solo monitorare l’evoluzione dei coronavirus da vicino, per evitare di essere colti impreparati, esorta la Viola. Ma anche effettuare quei cambiamenti strutturali nella nostra sanità che ci avrebbero consentito una gestione migliore dell’emergenza. Bisogna imparare la lezione».