Sofia Goggia a muro duro contro la mamma della Brignone: “E’ stata sgradevole, ha offeso me e i medici”
Milano-Cortina “sarà la nostra Olimpiade italiana, sono già emozionata. Il 24 giugno 2019 ero con la delegazione del Coni e l’abbiamo portata a casa contendendocela con gli svedesi. Sarà la nostra olimpiade, la mia ultima e sarà stupenda”. Lo dice ai microfoni di Rtl 102.5 Sofia Goggia, al ritorno da Pechino, dove ha conquistato l’argento nella discesa libera nonostante un grave infortunio.
Sofia Goggia replica a Ninna Quario, mamma della Brignone
L’azzurra è tornata, per la prima volta, sulla polemica innescata dalla mamma di Federica Brignone, Ninna Quario, ex nazionale italiana a sua volta, che l’aveva accusata di aver “esagerato” nel racconto del proprio infortunio: “La questione è stata sgradevole, però alla fine cerco di sorvolare. Io, i dottori, anche gli stessi allenatori sapevamo benissimo quale fosse la situazione”, spiega la Goggia a Rtl 102.5.
“L’altro giorno dopo essere atterrata sono andata a Milano a fare un check dal mio ortopedico da quando ho quattordici anni e mi ha detto che quando ha preso in mano il mio ginocchio dopo Cortina gli è venuto da svenire, perché era messo in condizioni pessime”, ha raccontato la sciatrice. “Non ho bisogno di fomentare questa polemica che è stata molto sgradevole e penso anche offensiva non tanto nei miei confronti quanto nei confronti di gente qualificata, come i dottori della federazione, che agiscono per il bene degli atleti e di certo non vanno a sostenere il falso. È la prima volta che ne parlo chiaramente, è stato l’argomento di cui mi han chiesto appena atterrata a Malpensa e ho chiaramente glissato, non merita parole extra”.
Le accuse respinte di egocentrismo
“L’egocentrico penso che metta al centro dell’attenzione i propri problemi, lo sport ad alto livello implica una sorta di egoismo, perché l’atleta deve pensare a sé e ognuno di noi lo è per riuscire a conseguire un percorso personale che porterà a obiettivi desiderati. Se c’è una persona che mi fa sempre le polemiche è sempre lei, chissà come mai”, ha concluso Goggia. “Ho fatto quindici ore di lavoro al giorno, iniziavo le terapie alle 6.15 e finivo alle 21. Tutto il giorno eravamo in giro tra palestra, fisioterapie. Abbiamo fatto di tutto per poter metterci nelle condizioni di poter sciare. Il primo giorno in Cina per me è stato traumatico, ho perso tanto tono muscolare ed è stato davvero difficile”. Lo racconta ai microfoni di Rtl 102.5 Sofia Goggia, al ritorno dei Giochi di Pechino 2022. “Il ginocchio aveva avuto il suo trauma distorsivo e lo patisco ancora adesso. Il fatto che sia riuscita a fare argenti in discesa con pochissimi giorni di sci è perché mi son buttata giù e ho avuto coraggio nel farlo: è una disciplina che da tanto tempo ho dominato e domino, ma è stato difficilissimo”.
La gioia per la medaglia d’argento
“Chiaramente a livello di medaglia è stata un’edizione molto ricca. Rispetto alle scorse c’è stato un oro in meno ma ci sono state tante medaglie in più, tanti argenti e bronzi in più, tutto sommato è stata una trasferta molto positiva per l’Italia, anche in ottica Milano-Cortina 2026, mi sento già carica solo adesso a pensarci”, aggiunge facendo un bilancio di Pechino 2022. “Mi viene voglia di impostare questi quattro anni al meglio per riuscire a essere pronta per quell’evento anche se ancora tanto lontano. Pechino 2022 è stata un’Olimpiade un po’ strana con tutte le restrizioni della pandemia, penso che soprattutto sia stato difficile arrivarci dopo un inverno dove abbiamo girato davvero tanto. In ottica Olimpiade penso sia stata la parte più stressante”.