Spiragli di dialogo tra Russia e Ucraina. Marea umana in piazza per la pace a Berlino (video)
Nel giorno delle armi e delle minacce nucleari, si apre qualche spiraglio di pace sul fronte di guerra tra Russia e Ucraina. Una delegazione ucraina è partita oggi per Gomel, nel sud della Bielorussia, per avviare dei negoziati con Mosca. L’annuncio è arrivato dai russi dopo la notizia della telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. La conferma dei colloqui, che si svolgeranno domani mattina, è arrivata anche da Kiev. Le prospettive, però, non sono del tutto rosee…
Domani si prova a far decollare il tavolo di pace tra Russia e Ucraina
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non crede a un esito positivo dei negoziati con la Russia, in programma domani. “Ma proviamo, così che nessun cittadino dell’Ucraina dubiti che io, in quanto presidente, abbia provato a fermare la guerra quando c’era ancora una possibilità, sebbene piccola”, ha detto Zelensky in un video, come riporta ‘Kyiv Independent‘.
“Non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio. Non è questo l’obiettivo della nostra lotta”, ha invece detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Secondo fonti ucraine, Alexander Lukashenko si sarebbe assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina” dopo i negoziati con Mosca.
Grande manifestazione per la pace in Germania
“Stop war!” Una marea umana per la pace ha attraversato oggi il cuore di Berlino dove secondo gli organizzatori 500 mila le persone hanno manifestato per la pace. Immagini senza precedenti, nelle ore in cui Mosca spinge sulla deterrenza nucleare. “Ucraina fronte della lotta globale per la democrazia”, “oggi noi, domani voi!”, si legge sui manifesti. Giovani, anziani, bambini, famiglie, un fiume coloratissimo e interculturale, fra le bandiere dell’Ucraina, manifestano contro la guerra di Putin. Le stime della polizia restano ferme a “più di 100 mila manifestanti”.
Nuove sanzioni contro Putin dalla Ue
C’è anche la Bielorussia nel mirino della Ue, sul fronte delle sanzioni. “Prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra, il regime di Aleksandr Lukashenko, che è complice dell’attacco feroce all’Ucraina. Colpiremo il regime bielorusso con nuove sanzioni”, ha detto oggi la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. Verranno “bloccate” le esportazioni di “combustibili minerali, tabacco, legno e legname, cemento, ferro e acciaio”. Verrà esteso anche alla Bielorussia il divieto di esportazioni delle merci a duplice uso, civile e militare, previsto per la Russia. E “sanzioneremo i bielorussi che sostengono lo sforzo bellico russo”, conclude.
Cieli chiusi ai russi in tutta Europa, anche in Italia: la decisione è stata annunciata anche da Palazzo Chigi. “Proponiamo un bando per tutti i velivoli di proprietà russa, registrati in Russia o controllati dai russi. Questi aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue”, ha aggiunto la von der Leyen. “Il nostro spazio aereo sarà chiuso ad ogni aereo russo, inclusi i jet privati degli oligarchi”, conclude.
Stop anche alla macchina mediatica del Cremlino. “Russia Today e Sputnik, controllati dallo Stato russo, e le loro controllate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Vladimir Putin e seminare divisione dell’Unione”, dice la presidente della Commissione Europea. L’Alto Rappresentante Josep Borrell spiega che verranno “vietate le trasmissioni nell’Ue” di Rt e Sputnik. “Uccidiamo il serpente schiacciandogli la testa”, conclude.