Targa di Norma Cossetto oltraggiata a Bologna. Merlino (Comitato 10 febbraio): “Chi non condanna è complice”

11 Feb 2022 16:23 - di Davide Ventola
targa Norma Cossetto

«Non mi stupisce che in questo clima in cui tantissime amministrazioni ricordano, non solo per legge ma ormai consapevoli che è una storia italiana, ci siano estremisti che si ispirano, direttamente o meno, a giustificazionisti, riduzionisti del dramma delle Foibe per oltraggiare». Così Emanuele Merlino, presidente del comitato 10 febbraio, commenta all’Adnkronos l’atto vandalico subito dalla targa in memoria di Norma Cossetto, a Bologna.

Oltraggio alla targa di Norma Cossetto a Bologna

“Il dibattito storico noi non lo abbiamo mai rifiutato, riteniamo sia giusto confrontarsi con chiunque, anche con chi ha idee che riteniamo inaccettabili – continua – D’altra parte penso sia giusto il momento che chi ha un’idea diversa sulla storia dell’esodo e delle foibe abbia però il coraggio di condannare con fermezza questi atti. Il contrasto al tema accettato dell’esodio e delle foibe è per un pregiudizio politico che non cambia e continua a non cambiare. Sfido Montanari, Gobetti a condannare pienamente questi atti, perché altrimenti si pongono fuori dal dibattito storico”.

L’atto vandalico rivendicato dal collettivo Osa

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha espresso «ferma condanna per l’imbrattamento della targa intitolata a ‘Norma Cossetto, vittima delle foibe‘ nel giardino di via Guelfa. Un gesto vergognoso, come ogni azione che mira ad offendere o cancellare la memoria. Le vittime di violenze e persecuzione, vanno sempre onorate e ricordate». Sull’atto vandalico ha preso le distanze anche l’account bolognese del Partito democratico. «Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al valore civile – si legge nel post Facebook del Pd Bologna – era una giovane donna, italiana, istriana, che dopo essere stata barbaramente seviziata e torturata, è stata gettata in una foiba, diventando un simbolo di quel martirio e della violenza sulle donne. Esprimiamo piena solidarietà alla Presidente del quartiere San Donato – San Vitale Adriana Locascio al quartiere tutto e ai familiari delle vittime, condannando con fermezza gli episodi di vandalismo che si sono registrati nella giornata di ieri. Saremo sempre dalla parte dei valori della democrazia e del confronto e contrari ad ogni forma di violenza».

“Chi ha imbrattato la targa di Norma Cossetto è figlioccio dei trucidatori”

Chi invece si pone decisamente fuori dal dibattito politico è il collettivo OSA che ha rivendicato l’oltraggio. «Il giardino Norma Cossetto a Bologna è dove terremo la nostra annuale fiaccolata di Gioventù Nazionale Bologna in ricordo ai Martiri delle Foibe», ha scritto Stefano Cavedagna, Portavoce nazionale di Gioventù Nazionale. «Questi soggetti – ha detto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia – sono i “figliocci” politici di chi ha trucidato gli Italiani di Istria e Dalmazia, e ancora ora giustificano quelle atrocità comuniste. Non ci deve essere alcuno spazio per negazionisti e giustificazionisti».

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