Terrorismo, la Cassazione impedisce all’ex Pac Bergamin di farla franca. Attesa per l’estradizione
L’ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, Luigi Bergamin deve scontare 16 anni e 11 mesi di reclusione per concorso morale negli omicidi di Antonio Santoro e Andrea Campagna. La Cassazione, infatti, ha annullato la decisione della Corte d’Assise di Milano che aveva dichiarato estinta la condanna per prescrizione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura milanese. Bergamin, del quale si attende una risposta dalla Francia sull’estradizione, aveva ricevuto una condanna in via definitiva nel 1991 per l’omicidio del maresciallo Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, e della guardia di pubblica sicurezza Campagna, ucciso il 19 aprile 1979.
La decisione della Cassazione sull’ex Pac Bergamin
La Corte d’Assise di Milano aveva dichiarato l’estinzione per prescrizione della pena lo scorso maggio. Una decisione confermata a luglio, dopo un primo ricorso della pm Adriana Blasco, che a quel punto si è rivolta alla Cassazione, argomentando che la prescrizione era stata bloccata definitivamente dall’ordinanza declaratoria di delinquenza abituale intervenuta il 30 marzo 2021 e confermata a dicembre dalla Cassazione. Oggi la suprema Corte ha dato ragione all’accusa, annullando senza respingimento la prescrizione della pena dell’ex terrorista. Ci si aspetta che la sentenza abbia ripercussioni anche sull’udienza per l’estradizione in programma a Parigi in primavera: Bergamin, oggi 73enne, si era costituito in Francia all’indomani degli arresti di altri sette ex membri di organizzazioni estremiste di sinistra, il 29 aprile.
L’ira della difesa: «In questo Paese il diritto non c’è più»
«In questo Paese il diritto ormai non c’è più», ha sostenuto l’avvocato di Bergamin, Giovanni Ceola, secondo il quale «si dichiara delinquente abituale una persona che da 44 anni non commette reati». Ora, ha chiarito, insieme al suo assistito deciderà «cosa fare, perché ci sono altre strade». Quanto alle ripercussioni della sentenza della Cassazione sull’udienza per l’estradizione, il legale ha commentato dicendo che «adesso vedremo se i giudici di Parigi riterranno che questa cosa sia normale».
Il fratello di Campagna: «Bergamin faccia la galera»
«È giusto che si faccia la galera come Battisti, hanno ammazzato persone che non avevano fatto niente. Mio fratello non aveva commesso nulla di quello che gli imputavano e lo stesso vale per Antonio Santoro», ha detto poi all’Adnkronos Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna. «Sono crimini che come i crimini di guerra non vanno mai in prescrizione. Loro dicevano che erano in guerra ed è giusto che paghino la pena. In Italia – ha concluso Campagna – per fortuna i crimini di guerra e gli omicidi non vanno mai in prescrizione».