Toti accusa Salvini: «Sparano alto per coprire gli errori: i liguri non paghino le scelte romane»
Prosegue lo scontro tra Matteo Salvini e Giovanni Toti, dopo la partita del Quirinale, nella quale Coraggio Italia ha fatto mancare i voti alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e nell’ambito delle manovre in atto per la ridefinizione del centrodestra. Dopo gli attacchi di ieri partiti dalla Lega, in testa il segretario, all’indirizzo del governatore delle Liguria, oggi è lui a rispondere.
Toti: «Salvini mi definisce Superman? Lo ringrazio»
«Salvini mi definisce Superman? E io lo ringrazio», ha commentato Toti, in riferimento al fatto che Salvini aveva detto che «se uno è governatore, assessore al Bilancio e alla Sanità o è Superman o…», mentre era stato il commissario della Lega per la Liguria, Edoardo Rixi, a dire che «Toti ha tradito il centrodestra», chiedendo una verifica di maggioranza in Regione. «Se Salvini vuole essere rassicurato, in questi ultimi due anni tutti noi abbiamo lavorato moltissimo e per la verità anche nei cinque anni precedenti», ha aggiunto il leader di Coraggio Italia, rivendicando i risultati elettorali della sua lista in Liguria a testimonianza delle sue parole.
«Strumentale far ricadere sulla Regione i temi nazionali»
«Far pagare ai liguri scelte romane non credo sia opportuno per un partito di governo importante come la Lega», ha quindi proseguito Toti, che sulla questione dell’assessorato alla Sanità ha spiegato che «si tratta di una scelta che avevamo fatto assieme a Rixi e Salvini nel 2020 in piena pandemia, perché ritenevano utile dare un segnale importante alla sanità per contrastare meglio il Covid e per realizzare il Pnrr». «Mi domando, dunque: il tema è l’amministrazione regionale e la sua efficienza oppure è la questione politica relativa alla presidenza della Repubblica? Mi pare assai strumentale far ricadere su una Regione ben governata un tema politico nazionale. Se invece il tema è di equilibri politici nazionali, parliamone…», ha proseguito il governatore.
Il sospetto di Toti: «Qualcuno vuole coprire altri errori»
«Se qualcuno ha voluto spararla grossa per coprire altri errori, credo che non sia una tecnica particolarmente adeguata al momento. Peraltro – ha rilanciato Toti – se vogliamo dircela tutta, Salvini proprio perché lo considero un leale alleato, non solo conosceva il mio pensiero sulla presidenza della Repubblica, ma con lui da tempo avevamo condiviso un allargamento al centro di una coalizione che rischiava di regalare pezzi della politica ai nostri avversari».
Il desiderio di «un partito scalabile»
Per Toti «le coalizioni come le abbiamo conosciute a destra e a sinistra sono i simulacri delle coalizioni che furono. Intorno a noi c’è stata la rivoluzione e le rispettive alleanze sono rimaste chiuse nella comoda Versailles pensando di poter sfamare gli elettori “a brioche”, come il proverbiale detto della regina Maria Antonietta». Dunque, Coraggio Italia è interessato alla federazione proposta da Salvini o guarda a un grande centro? «Vediamo di cosa si tratta. Per costruire un largo partito sul modello dei repubblicani Usa non si può pensare a un contenitore identitario come la Lega. Semmai a un partito contenitore aperto a tutte quelle anime con meccanismi all’americana di selezione interna della classe dirigente, attraverso primarie aperte. Cioè – ha concluso Toti – un partito scalabile anche da anime e culture politiche oggi estranee alle Lega».