Ucraina, Al Bano: «Nessuno vuole la guerra, riconoscere quali sono i confini e rispettarli»
Nessuno vuole la guerra e, per evitarla, bisogna riconoscere “quali sono i confini e rispettarli”. Al Bano, che dovrebbe tenere nel mese di ottobre due concerti in Russia, uno a San Pietroburgo e uno a Mosca, a condizione che il Covid allenti la sua presa, spiega all’AdnKronos la sua posizione a proposito della decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle regioni separatiste di Donetsk e Luhansk.
Ucraina, Al Bano: «La guerra non la vuole nessuno»
«La guerra – sottolinea Al Bano all’Adnkronos – non la vuole nessuno né sul territorio russo né sul territorio europeo o americano. Questo deve essere il più importante imperativo per questa gente: bisogna riconoscere quali sono i confini e rispettarli. Storicamente – ricorda Al Bano, il quale si è sempre esibito in Russia anche con Romina – il paese ora governato da Putin è sempre stato attaccato dai tempi di Napoleone passando per il periodo del nazismo e del fascismo. Chi ha tentato di prendere Mosca ha sempre perso perché il “Generale Inverno” lo ha bloccato. Non dimentichiamo che Kruscev nel 1963 stava portando i missili su Cuba e giustamente Kennedy bloccò questa missione scellerata. Kruscev capì e si ritirò indietro. In questo momento sta succedendo esattamente l’opposto», conclude Al Bano.
Uefa, la stampa inglese sulla finale di Champions League
E intanto alla luce della crisi con l’Ucrania, la Uefa potrebbe decidere di privare la Russia della finale di Champions League. Ad oggi la finale è in programma alla Gazprom Arena di San Pietroburgo il prossimo 28 maggio. A quanto riporta il Guardian l’Uefa sta monitorando l’evolversi della situazione ma, al momento, non è stato attuato nessun piano immediato per il cambio di sede.
La posizione attuale della Uefa rimane che la partita si giocherà a San Pietroburgo, ma è chiaro che la situazione è in evoluzione, con i funzionari che stanno valutando piani di emergenza.