Ucraina, Draghi in aula: «L’Europa torna ai suoi giorni più bui». FdI: «L’Italia è scomparsa»

25 Feb 2022 13:11 - di Alessandra Danieli

Condanna, misure forti, compattezza necessaria tra maggioranza e opposizione per contrastare uniti l’inaccettabile invasione  russa dell’Ucraina. Sono le parole chiavi dell’informativa alla Camera del premier Draghi, sull’escalation della crisi russo-ucraina. Richiesta con insistenza da Fratelli d’Italia prima dello scoppio del conflitto.

Draghi: l’Italia condanna l’invasione

«L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile», ha detto il premier, «L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno Stato libero e democratico. Dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei. Voglio esprimere ancora una volta la solidarietà del popolo e del governo italiano alla popolazione ucraina e al presidente Zelensky». Il presidente ucraino, ha riferito Draghi, ha tentato di mettersi in contatto con il premier senza riuscirci.

L’Europa torna ai suoi giorni più bui

«Nella notte tra mercoledì e giovedì la Federazione Russa ha lanciato un’offensiva imponente nei confronti dell’Ucraina. L’invasione ha assunto subito una scala ampia e crescente», ha detto il premier facendo il punto sulle operazioni militari.  «L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina. Le immagini a cui assistiamo sono terribili. E ci riportano ai giorni più bui della storia europea. L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’attacco e parla di 800 uomini persi dalle forze russe. Che invece non hanno ancora fornito dati sulle vittime dell’invasione».

“L’ambasciata italiana è aperta”

«L’Ambasciata italiana a Kiev è aperta, pienamente operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine», ha aggiunto Draghi nella sua informativa a Montecitorio. «Abbiamo già provveduto a spostare il personale in un luogo più sicuro». Il premier ha poi voluto ringraziare l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo e tutto il personale dell’Ambasciata. «Per la professionalità, la dedizione, il coraggio che stanno dimostrando in queste ore».

L’appello alla compattezza maggioranza-opposizione

Poi ha indirizzato un appello forte alle forze dell’opposizione sottolineando la necessità di rimanere compatti. «In queste ore – ha aggiunto – mi sono arrivate dichiarazioni di sostegno da tutti i gruppi politici. E dai loro leader. Vorrei ringraziarli tutti. Vi sono sinceramente grato. Perché il Parlamento è il centro della nostra democrazia». Ieri Giorgia Meloni in partenza per gli Usa aveva inviato un messaggio al premier garantendo al governo “la massima collaborazione”.

Pronti a misure più dure contro Mosca

L’Europa e l’Italia faranno sentire forte la loro voce, ha assicurato. «L’Ue ha dato prova della sua determinazione e compattezza. Siamo pronti a misure ancora più dure se queste non dovessero dimostrarsi sufficienti». In seguito all’invasione russa – ha spiegato il premier –  nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive. Che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Martedì ritornerò sul tema».

Un nuovo pacchetto di sanzioni

«Le sanzioni – ha aggiunto Draghi –  includono misure finanziarie. Misure sul settore dell’energia. Misure sul settore dei trasporti. Un blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e altre misure di controllo delle esportazioni. Prevediamo inoltre un secondo pacchetto che includa membri della Duma non ancora sanzionati».

FdI: l’Italia è scomparsa, Europa debole

Condannando l’attacco inaccettabile della Russia, Fratelli d’Italia ha ricordato gli errori commessi. «L’Europa è debole», ha detto in Aula Francesco Lollobrigida. «È debole sul piano militare, perché non ha investito. Se non c’è pace, forse è perché siamo stati deboli. Forse tutto questo si poteva evitare, ma ormai il dado è tratto.  Sulla difesa delle nostre aziende, della nostra gente saremo con lei, solo su questo, ma è tanto», ha detto il capogruppo di Fdi all’indirizzo del premier. «Nelle ultime ore l’Italia è scomparsa, non si è vista… Ne abbiamo sentito parlare solo in spregevoli battute di un ministro russo, che si è permesso di dire che il nostro ministro degli Esteri, Di Maio, faceva invece che colloqui diplomatici, gite di piacere per assaggiare prodotti tipici…Siamo riusciti sono a non ridere di fronte a quelle battute disgustose…». «L’Italia è scomparsa – ha rimarcato – abbiamo, invece visto muoversi sul piano internazionale la Francia, la Gran Bretagna, la Germania e gli Stati Uniti». Lollobrigida ha proposto di concedere subito lo status di rifugiati ai cittadini ucraini: «Bisogna lavorare, non per domani, sullo status di rifugiati da concedere immediatamente alle cittadine e ai cittadini ucraini».

Letta: oggi il Parlamento è unito

«Lei ha una grande autorevolezza internazionale», ha detto Enrico Letta nel suo intervento. «E oggi da questo Parlamento, unito come non mai, lei riceve la forza di tutti gli italiani la usi per principi libertà, democrazia e pace».

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