Ucraina, Draghi riferirà alla Camera la prossima settimana. Meloni: «Risultato del pressing di FdI»
Mario Draghi riferirà la prossima settimana alla Camera sulla crisi fra Russia e Ucraina. Lo ha confermato il ministro Federico D’Inca al presidente Roberto Fico questo pomeriggio. La richiesta era giunta con forza nelle scorse ore da FdI, che aveva chiesto anche al premier di «convocare senza indugio gli organismi preposti alla sicurezza nazionale».
Meloni: «Un atto doveroso verso Parlamento e italiani»
«Grazie alle pressioni di Fratelli d’Italia, il presidente del Consiglio Draghi verrà in Aula a riferire sulla crisi in Ucraina. Un atto doveroso nei confronti del Parlamento e degli italiani», ha commentato su Facebook, Giorgia Meloni, mentre è stato il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, a sottolineare che «se pur in clamoroso e ingiustificato ritardo rispetto all’urgenza dettata dal rapido sviluppo della situazione, Draghi ha dovuto ricordare il ruolo centrale del Parlamento italiano e l’importanza di illustrare la posizione ufficiale del governo di fronte a una escalation che coinvolge l’intera Europa».
Il pressing di FdI perché Draghi riferisse sulla crisi ucraina
«FdI ha preteso e ottenuto questo risultato in nome del rispetto dovuto a chi rappresenta, attraverso il voto, il popolo italiano», ha sottolineato Lollobrigida, che ancora in mattinata aveva dovuto constatare che «la Germania si sta muovendo, la Francia si sta muovendo, è possibile che con la sua presunta autorevolezza anche il presidente del Consiglio stia facendo qualcosa, si stia muovendo. Ma invece di dirlo sui social dovrebbe venire a spiegarlo in Parlamento».
Anche il Copasir «rinnova l’invito» a Draghi
E una sollecitazione a Draghi oggi è arrivata anche dal Copasir. «Nel corso dell’odierna seduta – ha spiegato il presidente Adolfo Urso – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha convenuto di rinnovare l’invito al Presidente del Consiglio dei ministri a intervenire in audizione, anche in relazione alla grave crisi in corso in Ucraina e le possibili ricadute sulla sicurezza nazionale del Paese, in considerazione di quanto stabilito dalla legge n. 124 del 2007 che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza».