Ucraina, Lollobrigida: «Da patrioti non faremo polemiche, ma Draghi riferisca alle Camere»
«Fratelli d’Italia ha espresso anche in Parlamento la ferma condanna delle azioni militari della Russia guidata da Vladimir Putin in Ucraina. Da giorni chiedevamo la presenza del presidente Draghi per un confronto parlamentare su quello che stava accadendo e quali azioni l’Italia dovesse intraprendere sul piano nazionale ed internazionale. Abbiamo ribadito questa inderogabile richiesta, ritenendo impensabile far passare ancora giorni prima di un confronto con il luogo di massima rappresentanza degli italiani». È quanto ha dichiarato Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati.
Lollobrigida è il capogruppo di FdI alla Camera
«Per la prima volta – avverte Lollobrigida – si ha un Parlamento tenuto in piedi da un governo e non un governo tenuto in piedi da un Parlamento. Ma questo non giustifica una deresponsabilizzazione rispetto agli obblighi che gli organi costituzionali devono ottemperare. Chiederemo lo svolgimento di una riunione dei presidenti di gruppo proponendo di nuovo di anticipare in queste ore la presenza di Draghi, con comunicazioni e un voto di indirizzo parlamentare, che rafforzi sul piano internazionale l’azione del governo e configuri l’Italia tra le nazioni in grado di richiamare l’Europa alle proprie responsabilità rispetto alla più grave crisi internazionale di questo secolo”.
«A tempo debito analizzeremo gli errori del governo e della Ue»
«Fratelli d’Italia – sostiene ancora Lollobrigida – è un partito patriottico e non farà prevalere atteggiamenti polemici in questo momento. Avremo tempo e modo di discutere dei gravi errori e delle responsabilità dell’Europa e nell’Europa dei governi italiani che si sono succeduti e che hanno portato a una debolezza evidente. Oggi però facciamo fronte comune con gli alleati del Patto Atlantico per arginare in ogni modo possibili velleità imperialiste della Russia. Esprimiamo – ha concluso il capogruppo di FdI – la vicinanza alla popolazione ucraina e a tutti coloro coinvolti direttamente o indirettamente dagli eventi bellici».