Ucraina, Meloni: “I nostri eurodeputati al lavoro per una risoluzione di condanna nella plenaria Ue”
“Caro ambasciatore, avrei voluto sentirla telefonicamente ma purtroppo in questo momento sono in volo per gli Stati Uniti, una missione che ho ritenuto di confermare proprio per ribadire il nostro sostegno alla posizione occidentale…”. Così Giorgia Meloni, prima di volare negli Usa per il CPAC, in un messaggio inviato all’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk. ”Ci tengo ad esprimere a lei, e per suo tramite al suo governo e a tutto il popolo ucraino -scrive la leader di Fdi- la vicinanza e il sostegno mio, di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei che ho l’onore di presiedere”.
Meloni all’ambasciatore ucraino in Italia: “Prego per voi”
“Quello che sta accadendo in queste ore – avverte Meloni – è una inaccettabile violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina. Di fronte alla quale l’Occidente e l’Europa non possono rimanere a guardare. Ho manifestato al premier Draghi la disponibilità a collaborare, pur dall’opposizione, su questa linea. I nostri eurodeputati -continua- sono già al lavoro per una risoluzione di condanna che ci auguriamo verrà adottata nella plenaria straordinaria del Parlamento europeo convocata per martedì prossimo. Prego per le vittime civili e per le loro famiglie. Per quanto nelle nostre possibilità, ci ritenga a disposizione”. Così Giorgia Meloni ha concluso il suo messaggio inviato, prima di volare negli Usa per il CPAC, all’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk.
Una toccante testimonianza
Intanto arriva all’Adnkronos una toccante testimonianza, fra le tante che stanno arrivando nelle redazioni dei giornali : “Ora sono a Kiev, dove abbiamo una casa accoglienza, l’unica casa accoglienza in tutta l’Ucraina. Oggi alle cinque di mattina noi qui a Kiev ci siamo svegliati. A causa dei bombardamenti, senza capire bene che cosa stesse succedendo, e abbiamo capito che era cominciata la guerra”. È la toccante testimonianza di Natalia Onipko, coordinatrice dei progetti umanitari della ong Soleterre a Kiev. “Da vent’anni -dice la donna- aiutiamo i bambini malati qui, negli ospedali principali dell’Ucraina. Faccio questo video ora dalla mia casa, dove mi trovo nascosta nel rifugio con la mia famiglia, e lo faccio subito perché non so cosa succederà dopo e se potrò ancora comunicare con l’Italia”.
“Nella casa accoglienza -prosegue la Onipko- abbiamo nove famiglie, con 30 bambini in tutto, che si sono nascoste e non riescono a partire verso le loro case perché l’Ucraina è tutta bloccata e sta esplodendo. Voglio che capiate che l’Ucraina è tutta sotto attacco, non si tratta solo del Donbass o di zone strategiche. Chiedo la vostra solidarietà, un aiuto e anche una preghiera”, dice con voce rotta.