Ucraina, Putin mostra i muscoli con le esercitazioni: lanciato il missile ipersonico Kinzhal (video)
Sotto la supervisione di Vladimir Putin, accompagnato dal presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, hanno preso il via in Russia le esercitazioni militari strategiche nucleari annunciate da Mosca nelle scorse ore. Sono stati lanciati un missile da crociera ipersonico, e duale, Kinzhal, da un aereo da guerra, Kalibr, che ha una gittata di duemila chilometri, e il missile ipersonico Zirkon da unità navali della Flotta del Mar Nero e della Flotta settentrionale contro obiettivi navali e basati a terra. È stato anche lanciato, dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese, un missile balistico intercontinentale Yars, diretto alla Kamchatka. Nella regione di Astrakhan, invece, è stato lanciato un missile Iskander.
Il Cremlino: «Esercitazioni nella norma»
Il Cremlino ha rivendicato il carattere assolutamente routinarie delle esercitazioni, il fatto che erano pianificate da tempo e che le hanno precedute «tutta una serie di notifiche a vari Paesi attraverso vari canali». «Tutto questo – ha detto il portavoce Dmitry Peskov – è chiaramente regolamentato e nessuno solleva domande o preoccupazioni».
L’Ucraina denuncia la morte di uno dei suoi soldati
È chiaro, però, nel clima tesissimo di questa fase una dimostrazione muscolare di questo tipo alla presenza di Putin non arriva esattamente come un segnale di distensione. Oggi l’Ucrania ha anche denunciato la morte di uno dei suoi soldati in scontri con le milizie filorusse lungo la linea di contatto nell’est del Paese. Secondo l’esercito ucraino, la morte del militare si è verificata a seguito di un attacco dell’artiglieria pesante, intorno alle 9 ora locale, a causa delle ferite per le schegge. Di contro l’agenzia russa Tass, citando residenti locali, ha denunciato l’esplosione, nella notte, di una bomba a un chilometro dal proprio confine, nel distretto di Tarasovsky della regione di Rostov, vicino a una abitazione.
«Tutti condannino le provocazioni della Russia»
L’Ucraina sollecita «la comunità internazionale, gli Stati esteri e le organizzazioni internazionali a condannare immediatamente le provocazioni condotte dalla Federazione Russa e dalle sue “amministrazioni di occupazione” nel Donbass, provocazioni che minano il processo di composizione politico-diplomatica», ha affermato l’ambasciatore a Roma Yaroslav Melnyk, intervistato dall’Adnkronos. Kiev, dunque, «respinge categoricamente i tentativi della Russia di aggravare la già tesa situazione della sicurezza».
Kiev: «Conosciamo i giochi di Putin»
«Rimaniamo fermamente impegnati in una soluzione politico-diplomatica e, insieme ai nostri partner, massimizziamo gli sforzi per ridurre la tensione e mantenere la situazione in linea con il dialogo diplomatico», ha proseguito il diplomatico, sottolineando che il governo a Kiev capisce «benissimo che la Russia sta facendo queste mosse per aumentare la pressione psicologica sia sul governo ucraino che sui residenti dei territori temporaneamente occupati, e per formare un background informativo per nascondere l’escalation della situazione».