A Padova minacce sui muri contro la Donazzan: “A testa in giù”. La solidarietà della Meloni
L’odio ideologico di certi nostalgici degli anni di piombo e della guerra civile non conoscono confini. Specie quelli padovani cresciuti a pane e antifascismo.
Padova, minacce contro la Donazzan
Elena Doanzzan, assessore all’Istruzione alla Regione Veneto, oggi a Padova è stata iminacciata verbalmente con un murales non firmato. Nel quale le si augura di finire a testa in giù. Non è la prima volta che l’assessore di Fratelli d’Italia, una vita spesa a destra fin da giovanissima, finisce nel mirino di centri sociali e dell’estrema sinistra. Che non gradiscono il suo impegno in Regione e le sue battaglia sul terreno della scuola a tutela del merito e dell’identità culturale italiana.
Meloni: Forza Elena! Sono con te
Tra i messaggi di solidarietà e di denuncia della violenza rossa spicca quello di Giorgia Meloni. Che dedica un post alle aggressioni contro la Donazzan. “A Padova minacce sui muri nei confronti dell’assessore all’Istruzione di Fratelli d’Italia Elena Donazzan”, scrive sui social la leader di FdI. “L’odio di certa sinistra di cui nessuno parla, perché evidentemente tollerato se rivolto nei confronti di una donna di destra. Forza Elena“. Anche Federico Mollicone ha espresso “Solidarietà all’amica e collega di partito. Il cui lavoro come Assessore all’istruzione – ha detto il parlamentare di FdI – in Veneto sembra dare proprio fastidio a chi con le minacce e l’odio dimostra quanto ci sia ancora da fare per estirpare certe nostalgie da anni di piombo”.
L’assessore di FdI ringrazia per la solidarietà
La Donazzan non è tipa da lasciarsi intimorire. Ma questo gli antifascisti padovani, che verosimilmente di notte, complice il buio, si dilettano con le bombolette di vernice, no lo sanno. L’assessore ha ringraziato sulla sua bacheca facebook per la vicinanza ricevuta. “Ringrazio Giorgia Meloni e i tantissimi che in queste ore mi hanno espresso, con un messaggio in privato o sui social, la propria solidarietà per le minacce ricevute. Di questi tempi, per una donna di destra, la solidarietà pare non essere una cosa da dare per scontato. Anche per questo – conclude – la vicinanza e l’affetto che mi avete dimostrato assumono un valore inestimabile.