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Anche il capo della polizia, Giannini, adombra le tensioni sociali: «Serve coscienza del momento»

Cronaca - di Luciana Delli Colli - 22 Marzo 2022 - AGGIORNATO 23 Marzo 2022 alle 10:57

Non lo ha detto esplicitamente, ma dalle parole del Capo della Polizia, Lamberto Giannini, emerge la preoccupazione che la crisi economica provocata dalla guerra possa presto tramutarsi in crisi sociale e da lì in tensioni sociali. «Adesso ci attende una nuova sfida perché ritengo che questa gravissima crisi avrà ripercussioni sul nostro Paese. Ci saranno problematiche e riflessi sull’economia e lavoro», ha detto Giannini, intervenendo al congresso nazionale del sindacato di Polizia Coisp, in corso a Roma.

Giannini: «Serve consapevolezza delle difficoltà»

«Abbiamo già assistito alle proteste per gli aumenti di energia e carburanti», ha quindi aggiunto Giannini, rivendicando che la polizia ha gestito queste proteste «con grande compostezza e intelligenza» e che anche di fronte al contagio diffuso a causa del Covid (28mila agenti ammalati su un organico di 98mila) «non è mai venuto meno un giorno di servizio». «L’impegno che chiedo – ha proseguito il capo della polizia – è che ci sia consapevolezza della difficoltà del momento. Difficoltà a cui dovremo rispondere insieme. Da parte nostra – ha concluso – c’è la garanzia dell’impegno quotidiano e costante delle donne e degli uomini della polizia di Stato».

L’allarme sulle tensioni sociali lanciato da Crosetto

A lanciare l’allarme sul rischio di rivolte sociali era stato, qualche giorno fa, Guido Crosetto, avvertendo che la guerra avrà «conseguenze più gravi e più durature del Covid sulle nostre economie». «Quando aumenterà il numero delle persone sotto la soglia della fame e della povertà – aveva detto Crosetto – ci saranno tensioni sociali che scuoteranno le nostre democrazie. Ho l’incubo di città con luci spente perché l’energia ha raggiunto costi insopportabili e con criminalità aumentata per povertà e fame. Una sorta di Gotham City». «Dovremmo iniziare a chiederci quale pezzo di Pil perderemo a causa delle sanzioni, quanto ciò si tradurrà in perdita di occupazione e influirà sui bilanci delle imprese e sul potere di acquisto, per poter reagire in fretta», aveva quindi avvertito Crosetto.

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di Luciana Delli Colli - 22 Marzo 2022