Anche il capo della polizia, Giannini, adombra le tensioni sociali: «Serve coscienza del momento»
Non lo ha detto esplicitamente, ma dalle parole del Capo della Polizia, Lamberto Giannini, emerge la preoccupazione che la crisi economica provocata dalla guerra possa presto tramutarsi in crisi sociale e da lì in tensioni sociali. «Adesso ci attende una nuova sfida perché ritengo che questa gravissima crisi avrà ripercussioni sul nostro Paese. Ci saranno problematiche e riflessi sull’economia e lavoro», ha detto Giannini, intervenendo al congresso nazionale del sindacato di Polizia Coisp, in corso a Roma.
Giannini: «Serve consapevolezza delle difficoltà»
«Abbiamo già assistito alle proteste per gli aumenti di energia e carburanti», ha quindi aggiunto Giannini, rivendicando che la polizia ha gestito queste proteste «con grande compostezza e intelligenza» e che anche di fronte al contagio diffuso a causa del Covid (28mila agenti ammalati su un organico di 98mila) «non è mai venuto meno un giorno di servizio». «L’impegno che chiedo – ha proseguito il capo della polizia – è che ci sia consapevolezza della difficoltà del momento. Difficoltà a cui dovremo rispondere insieme. Da parte nostra – ha concluso – c’è la garanzia dell’impegno quotidiano e costante delle donne e degli uomini della polizia di Stato».
L’allarme sulle tensioni sociali lanciato da Crosetto
A lanciare l’allarme sul rischio di rivolte sociali era stato, qualche giorno fa, Guido Crosetto, avvertendo che la guerra avrà «conseguenze più gravi e più durature del Covid sulle nostre economie». «Quando aumenterà il numero delle persone sotto la soglia della fame e della povertà – aveva detto Crosetto – ci saranno tensioni sociali che scuoteranno le nostre democrazie. Ho l’incubo di città con luci spente perché l’energia ha raggiunto costi insopportabili e con criminalità aumentata per povertà e fame. Una sorta di Gotham City». «Dovremmo iniziare a chiederci quale pezzo di Pil perderemo a causa delle sanzioni, quanto ciò si tradurrà in perdita di occupazione e influirà sui bilanci delle imprese e sul potere di acquisto, per poter reagire in fretta», aveva quindi avvertito Crosetto.