Antica Osteria Il Ronchettino – Milano

18 Mar 2022 0:01 - di Redazione

Antica Osteria Il Ronchettino
Via Lelio Basso, 9 –  20142 Milano
Tel. 342/5643955
Sito Internet: www.ronchettino.it

Tipologia: tradizionale
Prezzi: antipasti 12/17€, primi 16/29€, secondi 16/60€, dolci 6/9€€
Giorno di chiusura: Lunedì; da Martedì a Venerdì chiusi a pranzo

OFFERTA

Una delle cose belle di Milano è che una volta varcati i confini della città, qualunque sia il motivo, difficilmente non si riuscirà a trovare un luogo ameno dove soddisfare il palato e acquietare lo stomaco, che sia una trattoria, un’osteria o un agriturismo dove la meticolosa selezione delle materie prime, l’ospitalità e la ricerca del buon gustare sono una prerogativa e un cardine della propria impresa. L’Antica Osteria Il Ronchettino è sicuramente uno di questi. Situata vicino a Ronchetto delle Rane – da lì il nome del posto – al Ronchettino piace regalare un’esperienza culinaria tradizionale, famigliare, che segue le radici della cucina milanese e non ha paura di celebrarla con qualche colpo di scena dall’impronta moderna e alcune incursioni “extra-lombarde”. Siamo partiti con due favolosi antipasti della tradizione padana: i mondeghili con salsa tartara fatta in casa e lo gnocco fritto con prosciutto crudo dolce friulano di Cormons. Se fosse obbligatorio scegliere il preferito fra i due, la complessità dei mondeghili, accompagnata dall’acidità della salsa, avrebbe la meglio, ma lo gnocco fritto rimane comunque un’ottima scelta per cominciare il pasto. Qualche sorso di un meraviglioso Gattinara ed ecco che arriva la prima grande portata del nostro viaggio, gli spaghettoni con ragù di lingua di vitello, pesto di erbe coltivate, salsa di pomodoro arrosto e fragole. Un piatto eccellente, dalla cottura al dente della pasta alla delicatezza del pesto, dalla tenerezza dei bocconcini di lingua allo spessore del sugo passando per lo slancio aromatico della fragola arricchita con succo di limone. Oltre alla qualità dello spaghettone, prodotto da un pastificio attivo da oltre due secoli, un altro elemento degno di nota è sicuramente il pesto, un “personaggio” apparentemente secondario che si rivela invece cruciale nel bilanciare i sapori e alleviare il carattere del ragù di carne. Incertezza nella trippa alla cacciatora con polenta grigliata e funghi pioppini: il piatto era fin troppo salato e la trippa sottotono, timida, probabilmente proprio per via del condimento ricco e “prepotente”. Come dessert due “ruote” di pasta frolla bagnate da una salsa ai lamponi, con dentro sbrisolona di mandorle e frutti di bosco e al centro una crema di cioccolato bianco. Un epilogo soave e quasi rigenerante, da abbinare a un ratafià o un nocillo, chiaramente dopo aver preso un buon espresso dall’aroma intenso.

AMBIENTE

Uno dei motivi per cui venire al Ronchettino, oltre e subito dopo la qualità della cucina, naturalmente. Il posto è un piccolo “eden” in stile XIX secolo, con mobili d’antan e un dehors invidiabile (consigliamo infatti di mangiare qui soprattutto in primavera o estate).

SERVIZIO

Oltre a mostrare un’attenta cura per i dettagli, il personale è molto competente e cortese, in particolare il sommelier che saprà consigliarvi al meglio: le sue conoscenze sono all’altezza della sua simpatia e cortesia.

 

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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