Berlusconi è sempre più preoccupato dalla guerra, ma continua a mantenere il silenzio su Putin
“Degli amici, se non se ne può parlare bene, è meglio non parlarne”, recitava un vecchio adagio. Chissà se il silenzio di Silvio Berlusconi sull'”amico Putin” si sia ispirato all’antico motto. Di certo, fanno sapere dall’entourage del Cavaliere, Berlusconi è sempre più preoccupato per l’escalation di violenza in Ucraina.
Il leader di Forza Italia avrebbe condannato la Russia, definendo l’invasione dell’Ucraina inaccettabile. Tuttavia, Berlusconi non avrebbe espresso alcun giudizio personale su Vladimir Putin. Un silenzio che ha mantenuto non solo in pubblico, ma anche in privato. Fermo restando la condanna dell’aggressione, continua, quindi, il silenzio del presidente di Forza Italia sul presidente russo. Tra Silvio e Vladimir esiste un profondo rapporto di amicizia da molti anni. Un silenzio che divide il partito. C’è chi lo considera opportuno, visto lo stretto legame con Putin, e chi invece lo imbarazza di fronte a una tragedia così grande.
Il silenzio di Berlusconi su Putin divide Forza Italia
A preoccupare il leader azzurro, riferisce chi ha avuto modo di sentirlo nelle ultime ore, la situazione internazionale per le sue ricadute in termini di sofferenze e di vite umane spezzate, ma anche le ripercussioni sul fronte economico delle sanzioni, a cominciare dall’Italia, che già sta scontando un rincaro energetico allarmante per famiglie e imprese.
Il Cavaliere starebbe comunque pensando di ospitare a Villa Gernetto alcune famiglie di rifugiati ucraini, donne e bambini in fuga dalla guerra. A rivelarlo è Stefano Bandecchi, fondatore dell’Unicusano, l’imprenditore scelto dal Cav come consigliere personale per lanciare ‘l’Universitas Libertatis’, la Scuola di alta formazione politica con tanto di lectio magistralis dello stesso leader azzurro.
Il Cavaliere vuole ospitare dei rifugiati a villa Gernetto
“Quando è iniziato il conflitto in Ucraina con l’invasione della Russia – ha detto Bandecchi all’Adnkronos – ho annunciato a Berlusconi che l’Unicusano avrebbe ospitato nelle camere del residence studentesco donne e bambine ucraine che scappavano dalle bombe. ‘Che bella idea’, fu il commento del presidente di Forza Italia che mi parlò dell’intenzione di accogliere anche lui i profughi ucraini, magari a Villa Gernetto, mettendo a disposizione le 30 camere che si trovano non nella parte centrale del complesso e di solito vengono utilizzate dai giocatori del Monza Calcio per i ritiri prepartita”.
Domani la villa settecentesca di Gernetto, a Lesmo, farà da cornice anche alla festa blindata delle ‘nozze non nozze’ tra Berlusconi e la compagna Marta Fascina, deputata di Forza Italia. Allo stato, non si sa se nella magione sono state disposizioni per accogliere i profughi.