Biden a Varsavia: «Putin è un macellaio. Se attacca la Polonia, la Nato ci sarà: è dovere sacro»
Gli Usa «saranno con l’Ucraina sempre, fino alla vittoria» e considerano «un impegno sacro» l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, quello che prevede un intervento di difesa collettiva in caso di aggressione a uno Stato membro della Nato. Nel corso della sua visita a Varsavia, Joe Biden ha incontrato sia il presidente polacco, Andrzej Duda, sia i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa, Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov, rassicurandoli sull’impegno di Washington al loro fianco. Poi, incontrando i rifugiati, a una domanda su cosa pensasse di Putin, visto quello che sta infliggendo a queste persone, Biden ha risposto che il presidente russo «è un macellaio».
Biden: «Putin è un macellaio»
«La stabilità in Europa è di importanza cruciale per gli interessi degli Usa, non solo in Europa ma in tutto il mondo» ha detto Biden, nel suo colloquio con il presidente Duda, sottolineando di avere questa posizione già dai tempi in cui era solo senatore. «La capacità dell’America di svolgere il suo ruolo in altre parti del mondo si fonda su un’Europa unita, un’Europa sicura. Abbiamo imparato dalle tristi esperienze delle due guerre mondiali – ha proseguito Biden – che quando noi rimaniamo fuori, non coinvolti nella stabilità in Europa, questo finisce per danneggiare gli Stati Uniti».
Difendere i membri della Nato è «un obbligo sacro»
Nel corso dell’incontro Duda ha esposto a Biden «il grande senso di minaccia» che i polacchi avvertono da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Per Washington ha risposto il presidente americano l’articolo 5 della Nato è «un obbligo sacro». «Potete contare su questo per la vostra e la nostra libertà», ha detto Biden, sottolineando la necessità che Usa e Polonia rimangano «in stretto contatto». Putin «contava su una divisione all’interno della Nato» cosa che invece non è avvenuta, ha ripetuto il presidente Usa, mentre Duda ha sottolineato il fatto che Varsavia è per Washington «un alleato serio» e che la visita del presidente Usa «rafforza immensamente» le relazioni tra i due Paesi. «Noi riconosciamo che la Polonia sta prendendo una responsabilità significativa che non credo debba essere solo della Polonia», ha poi affermato il presidente americano a proposito dei profughi.
L’incontro di Biden con i ministri ucraini
Nell’incontro sempre a Varsavia con i ministri ucraini Kuleba e Reznikov, Biden, ha riferito una nota, li ha invece «aggiornati sugli sforzi degli Usa per riunire il mondo a sostegno della lotta dell’Ucraina contro l’aggressione russa» e sui contenuti dei vertici a cui ha partecipato a Bruxelles, discutendo «dell’importante aiuto militare e umanitario che Washington sta fornendo all’Ucraina e degli ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il proprio territorio». Infine, ha chiarito ancora la nota, si è discusso delle «azioni che gli Usa stanno adottando per mettere il presidente Putin davanti alle sue responsabilità per la brutale aggressione, in coordinamento con alleati e partner, comprese le nuove sanzioni annunciate dal presidente il 24 marzo a Bruxelles».
Biden: «Con l’Ucraina fino alla vittoria» contro Putin
«Ciò che succede in Ucraina sta cambiando l’intero XXI secolo», ha detto Biden assicurando che gli Usa «saranno con l’Ucraina sempre, fino alla vittoria». Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche il segretario di Stato Blinken e quello alla Difesa Austin, i ministri ucraini hanno presentato un elenco di attrezzature militari utili per l’esercito, ma c’è stato spazio anche per qualche aneddoto. I ministri ucraini hanno raccontato le difficoltà del viaggio dall’Ucraina alla Polonia, prima in treno e poi in macchina. «È una buona cosa che dall’inizio della guerra ho imparato a dormire in ogni situazione, ho dormito in treno e poi in macchina», ha detto Kuleba, dando l’occasione a Biden di ricordare i tantissimi viaggi in treno fatti quando era al Congresso. «Parlate con qualcuno che ha viaggiato oltre 1,2 milioni di miglia in treno», ha detto Biden, spiegando che anche lui ha imparato «come dormire sul treno».