Carburanti, manifestazioni di Tir di “Partitalia”. Alemanno: “Verificare le responsabilità delle compagnie”

14 Mar 2022 14:51 - di Robert Perdicchi
L'Associazione di partite Iva "Partitalia" ha manifestato a Roma davanti alla sede di Esso Italia per protestare contro il caro carburanti

Questa mattina l’Associazione di partite Iva “Partitalia” ha manifestato a Roma davanti alla sede di Esso Italia per protestare contro il caro carburanti, nell’ambito della giornata di agitazione degli autotrasportatori. Un gruppo di Tir, guidato da appartenenti a “Partitalia”, hanno pacificamente circondato la sede legale della multinazionale a Viale Castello della Magliana, sfilando sulla carrabile nei limiti consentiti dal codice stradale ed esibendo striscioni con lo slogan “Basta speculazioni sul carburante”. In questo modo “Partitalia” ha voluto non solo testimoniare la propria vicinanza alle imprese e ai lavoratori dell’autotrasporto, ma richiedere con forza un intervento contro ogni forma di speculazione e di aggiotaggio sul carburante in un momento di emergenza come l’attuale. Per sconfiggere queste distorsioni del mercato ci vuole un impegno congiunto del Governo e delle Compagnie petrolifere come la Esso.

Caro carburanti, Alemanno in difesa dei trasportatori

“E’ necessario che il Governo azzeri immediatamente le accise sui carburanti necessari alle attività produttive, utilizzando l’extra-gettito che viene dall’IVA applicata ai carburanti. Ma questo non basta: l’Agenzia delle Dogane deve fare un immediato controllo su tutti i depositi delle compagnie petrolifere e su tutti i contratti di acquisto del greggio, per stabilire quale rapporto reale ci sia tra gli aumenti alla pompa e quelli sul mercato internazionale influenzato dalla guerra in Ucraina”, ha dichiarato Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, presente alla manifestazione insieme a Michel Fabrizio, l’ex campione di motociclismo oggi dirigente nazionale di “Partitalia”.
“Il Ministro Cingolani ha parlato di ‘una truffa colossale’ e il Corriere della Sera dice che le società di raffinazione o importazione hanno fatto ‘esplodere’ le commissioni di intermediazione dal 5% all’11% o addirittura al 19,7% del costo del prodotto di base, ma cosa si fa in concreto per colpire queste speculazioni e queste ipotesi di aggiotaggio? Quando il ministro Cingolani ci dirà quali sono le responsabilità delle compagnie petrolifere nei rincari del carburante? Di fronte a questi silenzi e questa inerzia non può non esplodere la protesta dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori e bene ha fatto “Partitalia” a manifestare davanti alla sede di una delle più importi compagnie petrolifere.”

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