Caro energia, cosa prevede il decreto: lo sconto sulla benzina c’è, ma dura solo un mese
È stato approvato all’unanimità il decreto del governo contro il caro energia. Il via libera alle misure è stato però anticipato da un braccio di ferro sulla loro entità. È servito il pressing incessante del centrodestra, di governo e di opposizione, e delle associazioni di consumatori e di categoria, infatti, perché la cifra dello sconto sulla benzina passasse dagli 8,5 centesimi ipotizzati inizialmente ai 25 centesimi poi varati dal Cdm. Ugualmente per lo stop alle esportazioni delle materie prime voluto con forza dal ministro Giancarlo Giorgetti: il Consiglio dei ministri lo ha accolto dopo una serie di frizioni e con la successiva (e tempestiva) comunicazione di Palazzo Chigi sul fatto che se ne deve verificare la «compatibilità con la normativa europea».
Un pacchetto da 4,4 miliardi: da dove arrivano i soldi
Complessivamente il pacchetto ammonta a 4,4 miliardi. Prevede il taglio delle accise sulla benzina, la rateizzazione delle bollette per le imprese e l’allargamento del bonus sociale per le famiglie, i crediti d’imposta per le aziende e i buoni carburante esentasse. I soldi, ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, arriveranno per lo più dalla «tassazione degli extra gli extraprofitti straordinari delle imprese energetiche» generati dagli ultimi aumenti. Dunque, arriveranno per lo più dai privati. Lo Stato, invece, contribuirà con una cifra stimata in 500 milioni, proveniente dall’extra gettito Iva generato sempre dagli ultimi aumenti.
Sconto di 25 centesimi sulla benzina, ma solo per un mese
Lo sconto di 25 centesimi sulla benzina, ottenuto grazie alle ferme prese di posizione di Lega, Forza Italia e FdI, rappresenta una boccata d’ossigeno, ma non durerà a lungo. È previsto, infatti, solo per un mese dell’entrata in vigore del provvedimento, dunque grosso modo fino a metà aprile. Lo stesso Mario Draghi, nella conferenza stampa seguita al Cdm, ha parlato di un intervento «corto», per vedere «il mercato come si comporta. Poi – ha precisato – decidiamo». Sullo sfondo di questi ragionamenti, oltre alla guerra, resta anche il tema delle speculazioni. Per contrastarle il decreto prevede maggiori poteri l’Autorità dell’energia (Arera), che potrà anche accedere direttamente ai contratti delle imprese del settore.
Gli aiuti a famiglie e imprese
Per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie, il decreto alza da 8mila a 12 euro il tetto Isee per accedere al bonus sociale per le bollette, allargando quindi la platea a 5,2 milioni di famiglie che vi potranno accedere ai 4 milioni iniziali. Le imprese potranno rateizzare le bollette, pagandole in rate fino a due anni e, quelle energivore e gasivore e quelle che hanno subito i costi delle materie prime, avranno accesso ai crediti d’imposta. Inoltre, potranno concedere ai dipendenti buoni carburante esentasse fino a una cifra di 200 euro. Estesa la possibilità di accedere alla Cig in deroga. Previsto un aiuto anche per gli autotrasportatori, che contempla, tra l’altro, un taglio dei pedaggi finanziato con 20 milioni e l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore.
Il rischio “shopping” e il rafforzamento del Golden power
Il decreto, inoltre, rafforza la disciplina del controllo degli investimenti stranieri in Italia da parte del governo, il cosiddetto Golden power, a tutela di settori diventati ancora più strategici: dalla difesa e sicurezza nazionale, alle reti di telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologica 5G e cloud.