Centrodestra di governo, la sfida della Meloni parte dai territori: FdI fuori dai giochi di Palazzo

21 Mar 2022 10:57 - di Francesca De Ambra
Meloni

La Stampa di Torino, che vi ha dedicato un ampio servizio a firma di Fabio Martini, l’ha battezzata come «la campagna del Nord». In realtà, è la convention che Fratelli d’Italia avrebbe in programma a breve. Il periodo possibile è compreso tra la fine di aprile e gli inizi di maggio. Ne aveva parlato la stessa Giorgia Meloni qualche tempo fa come la presentazione della destra di governo. Allora si parlò di Palermo come sede dell’evento, adesso la scelta parrebbe essere caduta su Milano. Da qui la scelta mediatica di tradurla come la sfida di FdI a Lega e Forza Italia. Giornalisticamente ci sta tutta all’indomani dei ricami di stampa sulla presenza di Salvini al simil-matrimonio di Berlusconi con Marta Fascina, ma la semplificazione sembra eccessiva.

Lollobrigida al Cav: «I leader li decide il voto»

Vero è che tra una pietanza e l’altra al Cavaliere è scappato di dire che l’unico leader in circolazione è quello leghista, ma è altrettanto vero che ha avuto buon gioco Francesco Lollobrigida a ricordargli che a decidere questi dettagli è ancora il voto degli elettori e non le designazioni monarchiche. La questione, insomma, è nata e morta lì. La convention di maggio è un’altra cosa e vola ben più alto delle scaramucce di questi ultimi tempi. La Meloni punta non solo a consolidare il primato elettorale che unanimemente i sondaggi accordano al suo partito, ma anche a legittimarne la caratura di governo confrontandosi con la metropoli simbolo della business community nazionale su tesi, temi e soluzioni da offrire all’Italia in tempi incerti e difficili come gli attuali.

La Meloni e FdI a confronto con l’Italia che produce

Insomma, una risposta “sul campo” a chi accusa la destra italiana di non essere ancora del tutto pronta alla prova del fuoco, intesa come assunzione diretta degli oneri e delle responsabilità di governo. Ad avvalorare tale tesi è proprio la scelta di Milano, città – a differenza di Palermo – non interessata dall’imminente turno elettorale amministrativo. Sembra un dettaglio, ma non lo è. Anzi è la dimostrazione che l’obiettivo della convention di maggio va ben oltre il dato elettorale. È la prova che la Meloni fa sul serio. L’Italia che produce queste cose sa comprenderle. E apprezzarle.

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