Covid, Biden ha finito i soldi per i vaccini. «Non possiamo permetterci la quarta dose per tutti»

Certezze sul fatto che servirà davvero non ce ne sono. In compenso, però, negli Usa già sanno di non potersela permettere. L’amministrazione Biden, infatti, non ha la copertura finanziaria per acquistare la quarta dose per tutti i cittadini, come ha ammesso il coordinatore della Casa Bianca per il coronavirus, Jeff Zients, non nascondendo che questo è un problema. «Il vaccino – ha ricordato il funzionario – non appare quando dici “ok, voglio il vaccino”».

Il consulente di Biden: «Niente soldi per la quarta dose»

Zients, che ad aprile lascerà l’incarico per far posto al medico e apprezzato comunicatore Ashish Jha, in un’intervista televisiva anticipata dal Washington Post, ha spiegato che «al momento non abbiamo abbastanza fondi per le quarte dosi se saranno necessarie». Fonti dell’amministrazione hanno poi specificato che le dosi disponibili attualmente sono sufficienti solo per la quarta somministrazione agli over 65 e che non si potranno ordinare altre forniture se il Congresso non darà il via libera al nuovo pacchetto da 15 miliardi di dollari per fare fronte all’emergenza Covid.

«Il vaccino non appare quando dici “ok, mi serve”»

Pfizer e Moderna hanno già chiesto l’autorizzazione per la quarta dose alla Food and drug administration, l’una solo per la popolazione over 65, l’altra per tutta la popolazione adulta. E, sebbene la comunità scientifica anche negli Usa non abbia ancora sciolto i dubbi sull’effettiva necessità di una ulteriore somministrazione universale, dall’amministrazione americana sottolineano che è comunque importante poter ordinare per tempo le nuove dosi, per non trovarsi impreparati di fronte ad una nuova eventuale ondata. «Il vaccino non appare quando dici “ok, voglio il vaccino”. Bisogna produrlo – hanno chiarito le fonti – e quest’anno sarà più complicato perché c’è la significativa possibilità, anche se ancora aspettiamo i dati, che i vaccini debbano essere un po’ modificati per coprire la variante Omicron».