Covid, i positivi scendono sotto il milione. Ecco quanti sono gli italiani trattati con i monoclonali
Sono 54.230 i nuovi contagi da Covid in Italia oggi, secondo il bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 136 morti.
Nelle ultime 24 ore sono stati processati 453.341 i tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività pari al 12%. Calano le terapie intensive, con 18 pazienti in meno rispetto a ieri e 545 ricoverati in totale, e i ricoverati con sintomi, 161 in meno di ieri, per un totale di 8.414 persone nei reparti Covid.
Covid, il report della fondazione Gimbe
Dopo “5 settimane si inverte la curva dei contagi e tornano a salire i casi” rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che nella settimana 2-8 marzo, rispetto alla precedente, registra “un lieve aumento di nuovi casi (279.555 contro 275.376), ovvero +1,5% in 7 giorni”. Il report evidenzia “una diminuzione dei decessi (-19,3%). In calo anche i casi attualmente positivi (1.011.521 contro 1.073.230), le persone in isolamento domiciliare (1.002.153 contro 1.062.066), i ricoveri con sintomi (-16,1%) e le terapie intensive (-16,4%).
Covid, i positivi in Italia scendono sotto il milione
Dall’inizio dell’emergenza sono 13.214.498 i contagiati dal Covid, mentre le vittime salgono a 156.493. I guariti sono 12.086.850 in totale, 85.787 nelle ultime 24 ore. I positivi in Italia scendono sotto il milione pari a 971.155.
Quanti sono gli italiani trattati con anticorpi monoclonali
Sono 51.170 gli italiani trattati con anticorpi monoclonali contro Covid-19 in un anno, dal 10 marzo 2021 – quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale nel nostro Paese – a oggi. A tirare le somme è l’Agenzia italiana del farmaco Aifa, nel 47esimo report sul monitoraggio delle prescrizioni che avvengono ormai in 276 strutture delle 21 regioni della Penisola. Prescrizioni trainate ormai da sotrovimab, l’unico monoclonale ritenuto efficace contro la variante Omicron di Sars-CoV-2: negli ultimi 7 giorni le richiese di farmaco (Rf) sono state 1.056 contro le 494 della settimana precedente: +113,77%, più ancora di un raddoppio.
Quali sono i farmaci usati
Dall’inizio del monitoraggio, la maggior parte dei pazienti trattati (22.551) ha ricevuto la combinazione casirivimab-imdevimab (Ronapreve*), seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.217) e da sotrovimab (10.579). Ferme da tempo a quota 823 le prescrizioni di bamlanivimab da solo. Nell’arco di questo anno, infatti, al mutare delle varianti circolanti del coronavirus pandemico è cambiata anche la tipologia dei monoclonali oggetto di Rf. E siccome Omicron è ormai da tempo il mutante dominante, l’uso di sotrovimab è cresciuto a ritmi sostenuti fin dall’inizio delle sue prescrizioni. Ronapreve registra invece un calo: 141 Rf in 7 giorni contro le 183 della settimana precedente (-22,95%).
La Regione che ha maggiormente utilizzato i monoclonali
Nell’anno trascorso dall’inizio del monitoraggio, in numeri assoluti è il Veneto la regione per la quale si rileva il maggiore utilizzo di monoclonali con 8.682 pazienti trattati, seguito dal Lazio con 7.492 pazienti e dalla Toscana con 4.734, mentre agli ultimi posti ci sono Molise e a salire le province autonome di Bolzano e Trento, rispettivamente a quota 141, 145 e 226 pazienti inseriti nel registro. Nell’ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni di sotrovimab è stato segnalato dal Lazio (148, +448,15%), seguito a pari merito da Sicilia e Veneto (110, +139,13% e +61,76% rispettivamente).