Estratti vivi in 130 dal teatro di Mariupol. Il capo negoziatore di Kiev: possibile accordo entro 10 giorni
“Il video più spaventoso mai fatto”. Svyatoslav Vakarchuk, musicista e solista della band Okean Elzy, pubblica un video dall’ospedale di Zapoirzhia, in Ucraina. Alle sue spalle, medici e infermieri intenti a curare bambini feriti nei bombardamenti che hanno colpito il teatro di Mariupol, usato come rifugio.
A Zaporizhzhia, la città dell’Ucraina sud orientale, sono arrivate altre 470 auto da Mariupol: in totale sono arrivate 1.865 persone di cui 479 bambini. Lo riferisce sul Telegram il consiglio comunale di Mariupol precisando che a tutti è stato fornito cibo e il primo soccorso necessario. In due giorni a Zaporizhzhia sono arrivate 11.525 persone.
Si scava a mani nude tra le macerie di Mariupol
Nella città assediata di Mariupol il tentativo di salvare quanti sono rimasti sepolti sotto le macerie del teatro è affidato ai singoli perché i servizi di soccorso non esistono più. A raccontarlo alla Tv ucraina è Sergiy Taruta, ex capo dell’amministrazione di Donetsk. “La gente fa da sola. Alcuni miei amici sono andati ad aiutare, ma non è sicuro a causa dei continui bombardamenti. La gente rimuove le macerie da sola. Non c’è un’operazione di salvataggio perché i servizi che dovrebbero salvare le persone, curarle e seppellirle, questi servizi non esistono più”, ha affermato Taruta, rilanciato dalla Cnn.
Secondo Taruta vi sono informazioni che nel teatro si fossero rifugiate 1300 persone. Come già annunciato in precedenza, in 130 sono riusciti ad uscire dalle macerie. Taruta aveva già riferito su Facebook che il rifugio contro i bombardamenti del teatro è rimasto intatto.
“L’accordo di pace tra Russia e Ucraina è possibile”
Intanto, il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak lascia intravedere qualche spiraglio nella trattativa coi russi. In un’intervista ai media polacchi, ha dichiarato: “Potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezza per trovare un accordo sui punti controversi” nei negoziati tra le delegazioni russa e ucraina. “Uno dei punti chiave dell’accordo di pace tra Ucraina e Russia sarà il cessate il fuoco immediato e il ritiro totale dell’esercito russo dal territorio ucraino”. “Tuttavia – ha proseguito – i negoziati saranno un processo su larga scala a cui partecipano non solo Russia e Ucraina. Partecipano in maniera non diretta anche i nostri partner, tra cui la Polonia. Perché non vogliamo firmare solo un accordo ma sviluppare un meccanismo concreto che garantisca la nostra sicurezza in futuro”.