Farefuturo, prospettive e futuro dell’Alleanza Atlantica. Urso: «L’invasione russa è un passaggio decisivo»
Si è conclusa oggi la due giorni “L’Alleanza Atlantica, la Crisi ucraina e la Sicurezza euro-mediterranea” organizzata dalla Fondazione Farefuturo in partenariato con l’”International Republican Institute-Iri” e il “Comitato Atlantico Italiano”. L’evento è stato l’occasione per riflettere ed analizzare le prospettive e il futuro dell’Alleanza Atlantica alla luce della crisi ucraina, ma anche per interrogarsi su quali potranno essere le ripercussioni sul fronte della sicurezza nel settore euro-mediterraneo dell’intervento militare russo in Ucraina.
Una due giorni apertasi lunedì in Senato con gli interventi dei ministri degli Esteri Luigi Di Maio e della Difesa Lorenzo Guerini, e poi continuata nel Nn Hotel con una serie di tavole rotonde nel corso delle quali si sono confrontati esperti, politici, giornalisti ed operatori del settore.
Meeting della Fondazione Farefuturo
«L’invasione russa in Ucraina rappresenta un salto nella storia, un passaggio decisivo – ha commentato il presidente di Farefuturo e senatore di FdI Adolfo Urso – che impone all’Europa e alla stessa Nato di rivedere le proprie strategie di difesa. In particolare per quest’ultima i due passaggi chiave di marzo con la Strategic compass europeo e di giugno con il vertice Nato di Madrid saranno importanti per un nuovo progetto strategico e dovrà tenere conto della complessità di questo quadro e delle interdipendenze tra le diverse aree geografiche».
Urso: «Siamo in prima linea»
«In questo contesto si pone per l’Italia la necessità di avere un ruolo positivo e propulsivo, perché siamo in prima linea e perché è nel Mediterraneo allargato che si gioca il destino delle democrazie occidentali rispetto alla sfida lanciata dai sistemi politici autoritari come Russia e Cina – ha aggiunto Urso – Una sfida che oggi, purtroppo, passa anche attraverso la cosiddetta guerra ibrida».
Nato e Ue anche nella riflessione Fabrizio Luciolli, presidente Comitato Atlantico Italiano per il quale questa due giorni ha confermato che «occorre una Nato più europea, con una maggiore responsabilità europea. In particolare l’intervento russo in Ucraina impone all’Unione europea di raccogliere la sfida per rafforzare la sua dimensione di sicurezza e difesa e quindi anche una maggiore unità politica. Tutto ciò però passa anche per una complementarità molto stretta con la stessa Nato, per cui può non essere scontato dire che occorra una Nato europea o molto più europea».