Feltri ha il cancro e scrive a Fedez: “Mio caro, non farti intimidire dalla malattia e fai a pugni con la sfiga”
“Caro Fedez, ho il cancro“. Così, con un editoriale su ‘Libero’ e rivolgendosi al rapper che ha raccontato in lacrime della sua malattia, Vittorio Feltri si rivolge a lui in una sorta di lettera aperta. Un incoraggiamento che può venire anche da chi ha vissuuto o sta vivendo un malanno serio. Il direttore rivela di essere anch’egli ammalato di cancro e di essersi sottoposto il primo marzo scorso a un intervento chirurgico. Non lo aveva detto pubblicamente, ma la confessione di Fedez lo ha indotto a dedicargli parole toccanti e a rivelare, anche lui, il suo male. “Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia“, scrive Feltri. “Condivido un decimo delle tue esternazioni. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te: per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta“.
Feltri a Fedez: “Comnbattiamo la malattia con la volontà”
Una confessione quella di Feltri: “Io ho 78 anni, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio, voglio controllare che tutto vada bene”. Ma l’ultimo “tagliando” con la tac “mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle). Per me la parola nodulo non significava niente. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l’accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi”. Di qui l’intervento del primo marzo scorso. Anestesia totale, quindi il risveglio. Nessun dolore. Uscito dalla clinica mi sono recato al giornale – prosegue Feltri – sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo”.
Feltri, l’editoriale-lettera: Caro Fedez, fregatene e combatti”
Ha continuato a lavorare come se niente fosse, senza il bisogno di confidare niente a nessuno. “Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro”. Caro Fedez, hai il diritto di rivelare i tuoi timori, gli scrive Feltri. Che gli rivolge un’incitazione quasi paterna. “Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo”, scrive alla sua maniera, anche per sdrammatizzare i toni. “Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura. Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu“.