Fico conferma la video-call di Zelensky e scarica i 5Stelle. Rampelli: «Il presidente ucraino deve parlare»
“È confermato il lavoro avviato perché il presidente ucraino Zelensky si colleghi con la Camera. Quando avremo una data ve lo diremo”. Così, molto frettolosamente, Roberto Fico cerca di archiviare il caso. Che non è chiuso, visto che proprio i 5Stelle giorni fa hanno alzato una cortina fumogena contro il collegamento con Montecitorio del presidente dell’Ucraina sull’escalation del conflitto.
Zelensky a Montecitorio, Fico conferma e delude i 5Stelle
Mentre gli uffici della Camera lavorano con le autorità ucraine per organizzare nei prossimi giorni una video-call con il presidente diversi parlamentari grillini arricciano il naso. Qualcuno è soltanto perplesso, altri si oppongono a gran voce. “Quello vuole la guerra e noi dovremmo applaudire?” è lo sfogo di un grillino nella chat del gruppo parlamentare. “A chi può venire in mente che ora Zelensky deve parlare al Parlamento di un Paese che non è coinvolto direttamente nella guerra?”, dice un altro. Zelensky è già intervenuto nel corso delle plenaria di Strasburgo, alla Camera dei comuni in Gran Bretagna e al Parlamento canadese. Tutti hanno accolto con una lunga standing ovation l’intervento del numero uno di Kiev. Ma in Italia i 5Stelle non vogliono. Anche in casa leghista non mancano i mal di pancia. Il deputato sardo Guido De Martini, di provata fede no vax, ha pubblicato su Twitter l’analisi dell’ex capo del Sismi. “Sto con il presidente russo. La colpa di questa guerra è di Zelensky”