Gli Usa a Putin: «Ferma questo spargimento di sangue». Sabotate da Mosca le piattaforme social
Il Dipartimento di Stato Usa chiede al presidente russo Vladimir Putin di “porre immediatamente fine a questo spargimento di sangue. E di ritirare le sue truppe dal territorio dell’Ucraina”. Così il portavoce Ned Price. Che torna a intimare il rispetto dei diritti umani. E delle libertà fondamentali dei propri cittadini.
Gli Usa a Putin: fermi questo spargimento di sangue
La Casa Bianca accusa il Cremlino, impegnato in una “guerra non provocata all’Ucraina”, di aver lanciato un “assalto totale alla libertà dei media e alla verità”. Nella dichiarazione del Dipartimento di Stato si fa riferimento ai casi della radio Eco di Mosca e Dozhd Tv. “Si intensificano – si legge – gli sforzi di Mosca per fuorviare e reprimere la verità della brutale invasione”. Gli Stati Uniti denunciano che il governo russo sta anche “soffocando le piattaforme Twitter, Facebook e Instagram. Su cui decine di milioni di cittadini della Russia fanno affidamento. Per informazioni e opinioni indipendenti. Eper collegarsi tra loro e con il mondo esterno”. Secondo Price, il Parlamento russo si riunirà domani per valutare una normativa che renderebbe un reato i resoconti ‘non ufficiali’.
Soffocate da Mosca le piattaforme social
“La popolazione della Russia non ha scelto questa guerra – prosegue la dichiarazione – ha il diritto di sapere della morte, delle sofferenze e della distruzione inflitta dal suo governo al popolo dell’Ucraina. Ha anche il diritto di sapere dei costi umani di questa guerra senza senso per i propri soldati”. Ma l’offensiva russa non si ferma nell’ottavo giorno di guerra. In attesa del secondo round dei negoziati slittato a oggi.