Idylio by Apreda – Roma

1 Mar 2022 0:01 - di Redazione

Roma
Via di Santa Chiara, 4/A – 00186 Roma
Tel. 06/87807070
Sito Internet: www.thepantheonhotel.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione da 100 a 140€
Giorno di chiusura: aperto Giovedì, Venerdì e Sabato sera

OFFERTA
Il lockdown è stata l’occasione giusta per fare dei lavori di ampliamento della sala di questo ristorante situato nel bellissimo The Pantheon Iconic Rome Hotel. Il bravissimo chef Francesco Apreda è sempre “sul pezzo”, nonostante i mesi di chiusura forzata, in cui però non si è perso d’animo e ha addirittura contribuito, con la sua consulenza, all’apertura di un nuovo locale ubicato a Gaeta, il Dolia, che abbiamo inserito in guida come (bella) novità. La nostra prova da Idylio non fa altro che confermare la bravura dello chef campano, che, grazie al suo amore per l’Oriente, è uno dei pochi a saper utilizzare egregiamente le spezie e a creare piatti dalla forte personalità e che rimangono impressi nella memoria di chi li prova. Ne è un esempio l’ottimo risotto cacio, pepi e sesamo, ormai un suo piatto iconico, dove il cereale, perfettamente cotto al dente e ben mantecato con parmigiano e pecorino, viene poi aromatizzato da un blend di pepi e sesamo creato dallo chef. Esplosione di umami nei cappellotti di parmigiano in brodo di tonno con scaglie di katsuobushi, dove il ripieno caldo della pasta contrastava amabilmente il brodo versato freddo a tavola a completamento del piatto. Sontuosi e piacevolmente piccanti i capellini aglio, olio, peperoncino e brodo di anguilla affumicata, un piatto elegante, complesso e non per tutti. Il “pollo in due culture” è il tipico esempio di come nobilitare una carne ritenuta povera, come il pollo, e renderla una squisita pietanza dagli echi indiani. Il pollo (intero) viene fatto marinare per 5 giorni con peperoni arrosto e poi cotto a bassa temperatura, spalmato di salsa teriyaki e passato per pochi minuti a una temperatura più alta per caramellizzare la salsa e rendere più croccante la pelle. Viene servito con un piccolo parallelepipedo di millefoglie di patate e un fungo. Un plauso al bravissimo maître che abilmente lo sporziona davanti agli occhi del cliente direttamente al tavolo. Sapore intenso di mare nel “terra e iodio”, un antipasto a base di crema di patate con tre salse sopra: ai ricci, al nero di seppia e alla barbabietola e ostrica. Ottimi anche gli appetizer gentilmente offerti a inizio pasto – focaccina con Lapsan Souchong, alici e alga wakame, sfera di broccolo romanesco, polvere di alici e glassa al limone, uovo di quaglia avvolto nella pastella e fritto – così come la piccola pasticceria che è seguita a un dolce strepitoso, anch’esso piatto signature dello chef: una finta mozzarella di bufala realizzata con latte, ricotta e cioccolato bianco, servita su granita di cocco, litchi e mandorla. Caffè sottoestratto e poco aromatico in chiusura.

AMBIENTE
All’unica sala ricavata al pian terreno dell’hotel, ora si sono aggiunte altre due salette, di cui una simile a un privée. I richiami all’Oriente nei disegni floreali delle pareti rendono l’insieme elegante e accogliente, mentre i tavoli “nudi” vengono mano mano apparecchiati da bellissime stoviglie.

SERVIZIO
Professionale e giusto nei tempi, con lo chef che ama uscire a salutare i clienti a fine pasto per sincerarsi che tutto sia andato bene.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

Scarica l’app GRATUITA Buon APPetito e troverai oltre 1.000 recensioni indipendenti sui locali di Roma, Milano e Torino

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *