Il candido Conte: “Ho incontrato spesso Putin, ma non ho mai percepito che volesse invadere l’Ucraina”
“Ho incontrato Putin in vari summit e avuto lunghe conversazioni telefoniche con lui”. E’ stupito, quasi si scusa, l’ex-premier Giuseppe Conte a Di Martedì su La7 quando ammette: “Non ho mai percepito il rischio di un’invasione dell’Ucraina”. Bè, non è l’unico a quanto pare, anche se la sinistra e i grillini da giorni sparano ad alzo zero contro Salvini, “colpevole”, a sua volta, di non aver mai preso le distanze dal presidente russo che da quasi venti giorni ha aggredito l’Ucraina. Conte, nel corso dell’intervista con Giovanni Floris, formula auspici di pace: “Io spero che Putin stia afferrando che la soluzione politica sia l’unica perseguibile perchè rischia l’isolamento politico e gravissimi contraccolpi sul piano economico”.
La telefonata di Conte con Putin
“Mi ricordo una lunga telefonata con Putin il giorno di Santo Stefano del 2019 concentrata sul problema degli accordi di Minsk. Questo per dire che io non credo a un gesto di una follia estemporanea ma c’è un disegno strategico, c’è un’Ucraina al centro degli interessi della Russia”, aggiunge Conte.
L’ex premier e la mediazione della Cina
L’ex premier, esponente di quel M5S da sempre vicino alle posizioni di Pechino, usa toni morbidi con il colosso asiatico. “Quello che mi auguro è che, al di là dell’esito del conflitto che spero possa subito terminare con una soluzione politica, non ci porti a riscrivere l’atlante geopolitico. C’è un rischio enorme e la Cina recita ruolo importante e dobbiamo evitare che si torni all’Occidente da un lato e il resto del mondo dall’altro”.
L’analisi del contesto internazionale di Conte è banale. “Io non credo che il nostro sia stato un contesto di sfida e ci siano state mosse avventate. Non ci sono state provocazioni da parte europea occidentale. C’è stato un percorso che si è sviluppato nel corso degli anni” attorno all’attuazione degli accordi di Minsk.