Il capolavoro perduto di Canova: riscoperta storica, Christie’s la mette all’asta per 10 milioni
Vent’anni fa era stata venduta ad un’asta di statue da giardino ma recenti studi hanno rivelato che la scultura di una donna reclinata acquistata per 5.200 sterline (circa 6.200 euro) da una coppia inglese per adornare il parco della loro villa è in realtà un capolavoro perduto di Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822), completato poco prima della sua morte: ad annunciare “la riscoperta storica” è la casa d’aste inglese Christie’s, che offrirà la “Maddalena giacente” del maestro del Neoclassicismo il 7 luglio a Londra con una stima di partenza di 5-8 milioni di sterline (6-9,5 milioni di euro). Il modello in gesso della statua è conservato nella Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (Treviso) ed è datato ‘1819 nel mese di settembre’.
Il capolavoro perduto di Canova
Nell’anno in cui si celebra il bicentenario della scomparsa di Canova, la magnifica scultura in marmo bianco sarà esposta nelle sedi di Christe’s a Londra sabato 19 e domenica 20 marzo, per passare poi a New York (8-13 aprile), a Hong Kong (27 maggio-1 giugno) e tornare infine per tre settimane nella capitale inglese a giugno. Diventata una “bella addormentata” del mondo dell’arte negli ultimi 100 anni – la sua paternità era stata gradualmente dimenticata e per tutto questo lungo tempo non si era saputo dove si trovasse la statua – questa eccezionale scultura di Maria Maddalena in stato di estasi fu commissionata nel 1819 da Robert Banks Jenkinson, Lord Liverpool, primo ministro inglese dal 1812 al 1827. Da Lord Liverpool la statua fu poi venduta all’asta e acquistata da William Ward, Lord Dudley, e in una successiva vendita, sempre all’asta, passò a Sir Herbert Smith, e da allora l’attribuzione a Canova si perse. Tornata di nuovo all’asta nel 1938, venne descritta semplicemente come una “figura classica”. Passò poi alla collezionista Violet van der Elst – rievoca l’Adnkronos- senza l’autografia di Canova e nel 1959 fu acquistata da un mercante d’arte. Nel 2002 fu venduta in un’asta di statue da arredamento per esterni, dove venne comprata, inconsapevoli dell’autore, dagli attuali proprietari per il proprio giardino a un prezzo ridicolo.
La storia della “Maddalena giacente”, capolavoro di Canova ritrovato
Mario Guderzo, eminente studioso di Canova, già direttore della Gypsotheca e Museo ‘Antonio Canova’ di Possagno e del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, ha dichiarato: “È un miracolo che l’eccezionale capolavoro di Antonio Canova, a lungo perduto, la ‘Maddalena giacente’ sia stato ritrovato 200 anni dopo il suo completamento. Quest’opera è stata cercata dagli studiosi per decenni, quindi la scoperta è di fondamentale importanza per la storia del collezionismo e la storia dell’arte.