Il Parlamento è unito contro le minacce di Mosca. Guerini: “Non diamo peso alla propaganda russa”
Le minacce di Mosca al nostro governo, in particolare al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, trovano la politica italiana compatta come non accadeva da tempo. Tutti i partiti in Parlamento prendono in posizione in difesa del nostro ministro, mentre il diretto interessato sceglie di non alimentare ulteriormente la fiamma. «Non diamo peso alla propaganda – ha commentato il responsabile della Difesa – Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo».
In queste ore, il titolare della Difesa sta incassando pieno sostegno da tutti, inclusa FdI. «Piena solidarietà al ministro Lorenzo Guerini, oggetto di farneticanti e del tutto immotivate accuse da parte del ministero degli Esteri di Mosca». Così il presidente del Copasir, senatore Adolfo Urso. «La Russia – prosegue il senatore di Fratelli d’Italia – con l’aggressione alla Ucraina ha compromesso la sua reputazione internazionale, violato i principi di legalità internazionale, minacciando la pace e la stabilità in Europa. Il ministro Lorenzo Guerini esprime le posizioni approvate alla unanimità dal Parlamento italiano». Urso evidenzia come «cresce nel Paese ogni giorno di più lo sdegno e la condanna per le atrocità commesse dalle Forze armate russe nei confronti della popolazione ucraina».
Gasparri: “”A Guerini pieno sostegno contro le minacce di Mosca”
Dal governo, tra le tanti dichiarazioni solidali con Guerini, spicca quella del sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè che bolla come “parole sconsiderate” quelle arrivate da Mosca. «Nella roulette russa delle offese e dei target è finito anche il ministro della Difesa al quale va la mia incondizionata solidarietà. Da Mosca giungono parole gravi e prive di ogni fondamento che mettono ancora di più in risalto una evidente spaccatura interna della Russia». L’esponente di governo aggiunge: «Ciò che occorre sottolineare è che il ministro Guerini rappresenta l’Italia, agisce per dare attuazione a direttive di governo e del Parlamento. Per questo sa che accanto a lui c’è il Paese». Più sintetico, ma altrettanto solidale, Maurizio Gasparri. «A Guerini sostegno e fiducia per l’equilibrio con cui svolge il suo ruolo, che merita apprezzamento, non minacce». Così su Twitter il senatore di Forza Italia.
Che cosa hanno detto i russi contro Guerini
Nell’intervista odierna, il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov, ha esplicitamente puntato il dito contro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accusandolo di essere un “falco” antirusso. Dopo aver rivolto minacce che parlavano di «conseguenze irrevocabili» per il nostro Paese, nel caso di nuove sanzioni contro la Russia, Mosca ha attaccato direttamente Guerini. «All’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell’Industria e Commercio e il ministero della Salute della Russia. A proposito – ha detto Paramonov – una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano».
Paramonov ha sottolineato che a suo giudizio, «nell’inviare una missione umanitaria» in Italia, colpita duramente dal coronavirus nel marzo-aprile del 2020, «la Russia è stata guidata non dal desiderio di ricevere dividendi in termini di reputazione o di politica estera, ma da un senso di compassione, un desiderio di aiutare il popolo italiano in uno dei momenti più difficili della sua storia postbellica».
«È deprimente che ora – ha proseguito Paramonov – sullo sfondo dell’isteria anti-russa, le autorità italiane abbiano improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti , l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca -e si siano uniti alla frenetica campagna russofobica».