Insinna pontifica all’Eredità: “No alle spese militari”. FdI: “Cominciamo a risparmiare sul suo cachet”
Pacifista senza se e senza ma. E fin qui nulla di male. Le cose si complicano quando si mette a pontificare sul piccolo schermo. Flavio Insinna, nel bel mezzo de l’Eredità ha lanciato il suo proclama politico contro le spese militari. E ha bacchettato il premier Draghi, scivolando probabilmente sul piano inclinato dell’indifferenza, per il via libera all’aumento dei finanziamenti per la difesa.
Insinna fa il politico a l’Eredità: no alle armi
Nella puntata di venerdì 25 marzo, il conduttore romano ha preso posizione sul tema approfittando cogliendo la palla al balzo: la soluzione del gioco finale de L’Eredità, infatti, era la parola risparmio. A sorpresa, a pochi minuti dall’inizio del Tg1, Insinna ha interrotto la “ghigliottina” per dire la sua sull’aumento. Risparmio sulle spese: non vi arrabbiate, per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare. Con quei soldi andrebbero costruiti ospedali, scuole e case”. E ancora: “Mi taccio, tanto lo sapete che ho ragione io”.
La polemica divampa sui social: ha sbagliato
Un giudizio da pasdaran che ha aperto il dibattito sui social. Il ‘mite presentatore’ è stato contestato nel merito e nel metodo. Anche per aver scelto la platea sbagliata per attaccare Palazzo Chigi: quela del servizio pubblico. Un attacco alla linea dell’esecutivo che, all’indomani dei summit internazionali sulla guerra, conferma gli impegni con la Nato che prevedono l’aumento del 2 per cento per le spese militari. Impegno sottoscritto anche da Giuseppe Conte da premir.
Fazzolari (FdI): rispariamo sul suo cachet
Lo strapagato (con soldi pubblici) conduttore televisivo Flavio Insinna si dichiara contrario alle spese militari. Per difendere confini e libertà dell’Italia evidentemente secondo lui ci bastano le sue barzellette”, è il commento velenoso di Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia. “Cominciamo a risparmiare sul suo cachet piuttosto”.