La Fondazione Di Bella: “Sette casi di tumori cerebrali in remissione”. Lo studio che fa sperare
La Fondazione Di Bella sempre in prima linea nella lotta contro il cancro. Nuove speranze per i tumori cerebrali. I dottori Giuseppe Di Bella, Vittoria Borghetto ed Elena Costanzo hanno firmato la ricerca A retrospective observational study on cases of anaplastic brain tumors treated with the Di Bella Method: A rationale and effectiveness. Come riporta Radio Radio, lo studio in fase di pubblicazione, a breve disponibile su Pub.med.gov o Researchgate, evidenzia un percorso positivo di cura su sette casi di tumori celebrali di altissima aggressività. Si tratta di due glioblastomi e altri astrocitomi, due tumori che colpiscono il sistema nervoso. Lo studio verrà inserito nella riedizione del libro La scelta antitumore (Macro Edizioni e Uno Editori). Un libro che parla di prevenzione, terapia farmacologica e stile di vita. In 368 pagine Giuseppe Di Bella ha sintetizzato il pensiero scientifico e clinico di suo padre, il professor Luigi Di Bella, nella prevenzione e terapia contro il cancro.
Di Bella: «Sette i casi di tumori cerebrali accertati»
«Si tratta della documentazione che è già stata accertata da questa rivista. È importante perché questa rivista è accreditata sulle banche dati medico-scientifiche mondiali ufficiali», ha spiegato il dottor Giuseppe Di Bella in un’intervista a Radio Radio. «Questa pubblicazione che noi abbiamo mandato è già stata accertata e corretta, a giorni sarà consultabile da tutti. Ci sono sette casi di tumori cerebrali di altissima aggressività, due glioblastomi (che stanno superando gli otto anni in condizione di benessere), altri cinque anni sono astrocitomi di terzo grado e stanno superando il settimo anno».
«Abbiamo informato la comunità scientifica»
Il dottore ha poi spiegato nel corso dell’intervista: «Abbiamo ritenuto utile informare la comunità scientifica di questi risultati. Nella pubblicazione è spiegato punto per punto con quali prodotti, con quale meccanismo di azione si possono ottenere, non in tutti ma un certo numero di casi rilevanti, dei risultati che consentano un incremento della sopravvivenza con ottima qualità di vita che al momento non hanno riferimenti nella letteratura mondiale».