La guerra vista da Google: in Russia si cerca Apple e Fb, in Ucraina vie di fuga e nucleare

4 Mar 2022 17:00 - di Paolo Lami
Ucraina

C’è una prospettiva, un punto di osservazione straordinario dal quale osservare (e capire) la guerra e quello che sta succedendo in queste ore drammatiche non solo in Ucraina ma anche in Russia. Ed è il punto di vista dei motori di ricerca, di Google. Che consente di capire cosa stanno cercando in questi giorni tanto gli ucraini quanto i russi.

È una delle tante branche dell’intelligence che osserva e analizza i dati, anche delle cosiddette fonti aperte. Come in questo caso dove si parla dei dati di Google Trends analizzati in esclusiva per Adnkronos da AvantGrade.com, agenzia di consulenza Seo, per l’ottimizzazione dei motori di ricerca.

Cosa dicono, dunque, questi dati “fotografati” da Google in questo momento nel punto più caldo del pianeta?

Dicono, ad esempio, che in Ucraina, oggi, si registra un picco di ricerche sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, finita sotto l’attacco russo nella notte. E mostrano una grande impennata di ricerche su eventuali radiazioni prodotte dai bombardamenti nei pressi dell’impianto nucleare.

Per gli ucraini la rete diventa anche uno strumento per cercare vie di fuga dal Paese.

In generale si registrano picchi di ricerca per informazioni relative all’evacuazione dalle aree sotto attacco.

Dai dati Google Trends spiccano anche le ricerche sulle armi termobariche, armi vietate dalla convenzione di Ginevra, ma che, secondo fonti statunitensi, sarebbero state usate nel conflitto. Cosa che la Russia, invece, smentisce categoricamente.

In Russia viceversa, la popolazione sta cercando su Google aggiornamenti sulle sospensioni di alcuni servizi digitali ‘occidentali’. E, su tutte, svetta la ricerca ‘Facebook’, social attualmente bloccato in tutto il Paese.

In generale si chiede lo stato del funzionamento in Russia di piattaforme digitali come Google Play ed App Store, non più funzionanti in Russia, e si cercano informazioni sulla riapertura degli store di Apple e su Airbnb, che ha sospeso le sue attività in Russia e Bielorussia.

Oltre a Google, in Russia esiste il motore di ricerca russo Yandex. Che ha una quota di mercato stimata del 59,8 per cento.

“Anche sulle ricerche in rete, Russia e Ucraina mostrano un sentiment diverso – commenta Ale Agostini, Ceo di AvantGrade.com.  – Per gli ucraini la rete diventa uno strumento prezioso per aggiornarsi, difendersi e fuggire dal paese. Per i russi, Google resta l’hub per capire se i servizi tecnologici di aziende americane sono ancora attivi“.

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