L’ultimatum di Putin ai “paesi ostili”: aprite conti in rubli entro domani o chiudo il gas
Arriva l’ultimatum di Putin ai paesi occidentali, tra cui l’Italia: o pagate il gas in rubli da domani o i contratti di fornitura verranno interrotti.
Un aut aut che non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni. Il messaggio è chiarissimo ed esplicito.
Da questo punto di vista, Putin ha già firmato un decreto sul pagamento in rubli delle forniture di gas ai cosiddetti ‘Paesi ostili‘.
“Offriamo alle controparti di tali paesi (ostili) uno schema chiaro e trasparente: per acquistare gas naturale russo – annuncia il presidente russo Vladimir Putin. – Devono aprire conti in rubli nelle banche russe” a partire da domani, avvertendo anche che non scherza: “i contratti esistenti per la fornitura di gas saranno interrotti se gli acquirenti provenienti da paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento“.
“Se questi pagamenti non avverranno, lo considereremo un default da parte dei compratori, con tutte le conseguenze del caso – ha ammonito il leader russo. – Nessuno vende niente gratis e non faremo la carità, i contratti esistenti saranno bloccati“.
Il Consigliere del Cremlino Maksim Oreshkin ha spiegato nei dettagli, e in termini esclusivamente tecnici, alla Germania le modalità dei pagamenti del gas in rubli, dopo che già ne avevano parlato al telefono ieri il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz e il presidente russo, Vladimir Putin.
Lo ha rivelato il portavoce, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, spiegando che le stesse modalità di pagamento valgono per tutti i Paesi ostili.
Putin aveva già informato personalmente, e in modo “molto dettagliato” Scholz delle modalità dei pagamenti in rubli, “ma per ribadire tale spiegazione a livello di esperti, il presidente ha dato istruzioni al suo consigliere Oreshkin di chiamare Jorg Kukies, assistente per l’economia del Cancelliere“.
“La telefonata fra i due si è svolta nella tarda serata di ieri. La conversazione sul funzionamento di questo sistema è stata sostanziale, tecnica, non politica”.
“Nei fatti – ha quindi precisato Peskov – non ci saranno cambiamenti per i clienti del gas russo. Acquisteranno rubli usando le stesse valute citate nei contratti“.
”Non ci lasceremo ricattare da Putin – ha assicurato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. Che a Berlino ha visto il collega francese Bruno Le Maire. – È importante per noi dare il segnale“.
Parlando successivamente con la stampa, Habeck ha sottolineato l’importanza di uno stretto coordinamento con i partner. Ed ha annunciato che con la Francia è stato concordato uno scambio giornaliero.
“Abbiamo anche parlato di quali ulteriori sanzioni potrebbero impedire a Putin di continuare la sua barbara guerra“, ha affermato.
Quanto alla richiesta del pagamento delle forniture di energia in rubli, Habeck – citato da Focus.de – è stato chiaro: “I contratti devono essere rispettati, tutte le voci che ho sentito sono concordi”.
Di fatto, però, aldilà della voce grossa fatta da Habeck, Francia e Germania ”si stanno preparando” al fatto che la Russia possa interrompere le forniture di gas.
Lo hanno annunciato gli stessi ministri dell’Economia francese e tedesco, Bruno Le Maire e Robert Habeck, nel corso di una conferenza stampa congiunta.
‘La Germania non cederà al ricatto” di Mosca, ha detto Habeck, affermando di non aver ancora visto una bolletta firmata dal presidente russo Vladimir Putin per il pagamento del gas in rubli.