Meloni severissima con Biden: “Con questi toni non ci porterà alla pace. Con Di Maio poi…”
“A 15 anni, quando mi sono scritta al Fronte della Gioventù, io ero una rivoluzionaria“. Così la Meloni, a Brescia a margine della presentazione del suo libro, “Io sono Giorgia“. Best seller 2021 per quanto riguarda i libri politici, il volume della leader di FdI ha stracciato quelli di tutti gli altri politici che sono usciti copiosi lo scorso anno. A Brescia la Meloni ha parlato della sua storia politica e delle scelte di FdI, del momento di grande crisi che stiamo vivendo, della guerra sciagurata di Putin all’Ucraina. Ritornando alla sua fase giovanile ha aggiunto: “Quella è stata la parte più pura di me. Anche oggi, quando sono di fronte a una scelta difficile mi dico: ‘Giorgia a 15 anni cosa avrebbe fatto?'”. “Io – spiega – voglio cambiare qualcosa del sistema e non voglio che il sistema cambi me“. “La coerenza deve essere un prerequisito della politica“, ha riaffermato tornando su un concetto priopritario che è il segno distintivo di FdI che gli italiani gli riconoscono. Essere da tempo il primo partito nelle dichiarazioni di volto è la prova di quanto paghi essere coerenti con le propria storia politica.
Meloni: “Noi gli unici ad avere nel programma l’aumento delle spese militari”
E a proposito di coerenza ecco un’altra prova, se mai servisse: “Abbiamo sostenuto che l’Italia dall’inizio dovesse schierarsi, per una aggressione che riguarda tutti: se l’Ucraina capitolasse velocemente sarebbe un effetto domino per l’occidente e per ciascuno di noi”. Peraltro “siamo stati gli unici a mettere nel programma l’aumento delle spese militari, perché la libertà ha un costo”. Gli argomenti toccati durante la presentazione sono stati molti. Le fibrillazioni in seno al governo sono un punto nevralgico di questi giorni. Ma Giorgia Meloni fa notare che non da oggi l’esecutivo dei ‘Migliori’ traballa.
Meloni: “Il governo rischia ogni giorno”
Non ci voleva la guerra tra Russia e Ucraina; non servivano la questione dell’inivio delle armi, le “minacce” del M5s di far cadere il governo per capire che Draghi non può dormire sonni tranquilli. “Il governo rischia ogni giorno– esclama la leader di FdI- ha una maggioranza senza unicità di vedute. La nostra ferma opposizione non cambia, noi facciamo opposizione al governo, non agli italiani“. “Siamo contro il governo che secondo me è pessimo. Ma quando il premier è fuori d’Italia e deve difendere gli interessi italiani è bene che abbia la forza” per rappresentarli.
“L’osannatissimo Biden non ci porterà alla soluzione del conflitto”
Tiene banco, a proposito delle prospettive della guerra tra Russia e Ucraina l’inalzamento dei toni impresso dal tra il presidente Usa. Quel “Putin macellaio” e gli insulti di risposta hano suscitato un vespaio diplomatico che mette una seria ipoteca allo sviluppo positivo dei negoziati. Giorgia Meloni è severissima, l’unica politica italiana a stigmatizzare l’atteggiamento del presidente Usa: “Mi pare che Biden, l‘osannatissimo presidente democratico degli Stati Uniti, non stia portando avanti sul piano diplomatico una politica che può portare facilmente alla soluzione del conflitto. Anche l’osannatissimo presidente francese Macron come al solito mi pare stia difendendo più gli interessi francesi che complessivamente quelli europei. In Italia abbiamo un ministro degli Esteri che scambia la politica internazionale con le assemblee studentesche”. Ecco qual è la situazione diplomatica, attualmente. Non il massimo della vita. “Quindi c’è un problema. Mi pare ci sia in giro un atteggiamento poco responsabile che dovrebbe richiamare tutti alla prudenza: perché è rischioso il gioco della tifoseria, in questo momento”.
“Italia sfigata: col covid avevamo Speranza,con la guerra Di Maio…”
E del resto, ammette, siamo stato piuttosto sfortunati nei due eventi più drammatici che hanno funestato la nostra vita: “Non ci siamo fatti mancare nulla – afferma- è scoppiata la pandemia e avevamo Speranza come ministro; è scoppiata la guerra e abbiamo Di Maio come ministro degli Esteri”. Che aggiungere di più? “L’Italia – conclude la Meloni – è stata un po’ sfigata”.
“Il centrodestra? Intanto è Fratelli d’Italia…”
Si è parlato poi di diritti, di adozioni. Coerentemente a quello che ha sempre detto e scritto ha riaffermato che “uno Stato giusto deve cercare di riservare l’adozione a un uomo e una donna. Io non sono omofoba- ha precisato- Ma lo Stato giusto deve occuparsi del più debole: tra una coppia gay che vuole legittimamente un figlio e il figlio io sto con lui, con chi non ha diritti”. In ultimo, il centrodestra. Qual è lo stato della coalizione? le chiedono: “Il centrodestra? Intanto è Fratelli d’Italia- ribatte diretta la Meloni- che ha come obiettivo difendere l’orogoglio odi queta metà campo politica. Non accetto una Italia in cui mi si dica che per essere presentabile devi andare a braccetto con la sinistra”.