Meloni torna all’attacco: «A Milano in sette giorni tre casi di stupro. Lamorgese ha fallito su tutto»
«Che sia incapacità o mancanza di volontà politica, Lamorgese ha fallito su tutto». Giorgia Meloni torna all’attacco del ministro dell’Interno e lo fa sulla sua pagina Fb postando un video. «Cosa aspetta a dimettersi?», scrive la leader di FdI.
Meloni: «Continua l’emergenza insicurezza»
«Continua l’emergenza insicurezza nelle nostre città», esordisce Giorgia Meloni nel video per poi spiegare: «A Milano in sette giorni tre casi di stupro. Ieri FdI su questo tema in Parlamento ha interrogato il ministro dell’Interno e lei, tanto per cambiare, non ha avuto risposte da dare sul tema. Dalle sue parole sembrava quasi che l’emergenza stupri non ci fosse. Come per loro non è mai esistita l’emergenza immigrazione, l’emergenza mafia nigeriana. Come per loro non esistita l’emergenza degli spacciatori che continuavano a bivaccare in mezzo alle strade financo quando gli italiani erano chiusi in casa ».
«I criminali si fa finta di non vederli»
E poi ancora. «Per loro non esisteva l’emergenza dei rave illegali quando invece le discoteche dovevano restare chiuse altrimenti si rischiava il contagio. Per loro esiste solo chi vorrebbe lavorare. E chi vorrebbe lavorare, va bastonato. Ma chi invece delinque, chi non rispetta le regole, i criminali, quelli si fa finta di non vederli…». «Ora io non so – avverte Meloni – se quello che muove queste scelte del ministro Lamorgese sia l’ideologia o, piuttosto, l’incapacità. So che in entrambi i casi, un ministro che ha fallito a 360 gradi, dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di dimettersi…».
Gli interventi di FdI in Aula
In un post precedente, la leader di Fratelli d’Italia ha scritto: «In Aula, davanti alla Lamorgese, Fratelli d’Italia mette in chiara luce tutti i fallimenti del Ministro dell’Interno». Giorgia Meloni ha anche postato un video con gli interventi dei parlamentari di FdI in Aula che hanno criticato l’operato del responsabile del Viminale, denunciando il ”caos” in cui versa il ministero dell’Interno.