Musumeci: «Qualcuno sta lavorando per Pd e M5S?». E ringrazia la Meloni per la “fiducia”

28 Mar 2022 10:31 - di Giorgia Castelli
Musumeci

«Vincere in una terra difficile e complessa come la Sicilia significa innanzitutto accreditare un buon metodo di governo etico-culturale, una sorta di “green pass” per assumere le sorti della Nazione». A spiegarlo in un’intervista a Libero è il governatore Nello Musumeci, leader di Diventerà bellissima, in corsa per la riconferma. Per le Regionali in Sicilia mancano otto mesi. Musumeci affiancato da Fratelli d’Italia, è in attesa di capire se anche Lega e Forza Italiaalleati della sua giunta – lo sosterranno per il secondo mandato.

Musumeci: «La buona politica non ha bisogno di risentimenti»

«Questa consapevolezza spero possa far riflettere, a Roma come a Palermo, quanti oggi si nutrono di risentimenti». E poi ancora: «La buona politica non ne ha proprio bisogno». Musumeci spiega inoltre che «in democrazia tutti i mandati elettivi sono destinati alla scadenza. In questi terribili anni, malgrado la pandemia, le alluvioni, la cenere vulcanica, il terremoto e da ultimo la guerra, abbiamo avviato una feconda stagione di semina, impegnando e certificando oltre 4 miliardi di euro. La saggezza del contadino ci insegna che dopo la semina c’è la stagione del raccolto. È un errore sperare che la stessa coalizione della prima fase possa vivere anche la seconda?».

«Non mi stanco mai di ringraziare Giorgia Meloni»

Al suo fianco c’è Giorgia Meloni. «Non mi stanco mai di ringraziare Giorgia Meloni per la fiducia che sta manifestando ogni giorno. La sua non è una scelta di natura personale ma di sensibilità e di responsabilità politica». Musumeci spiega il significato dell’intesa fra Diventerà bellissima e FdI: «Significa affidare ad una forza politica nazionale, con la quale si condividono ideali e valori, alcuni obiettivi prioritari per trasformare la Sicilia da periferia a centro e cuore del Mediterraneo. In FdI il mio movimento vuole dare impulso alle politiche per il Sud capovolgendo l’assioma risorse uguale clientele. Ne siamo la dimostrazione avendo portato moralità e creato sviluppo. Per questo, in generale, mi chiedo: se una squadra di governo ha lavorato bene perché sostituirla?».

Musumeci: il messaggio agli alleati

E poi ancora. «Consiglierei di evitare sterili polemiche da parte di chi sta governando con me condividendo ogni iniziativa. E poi, se il problema è solo il caposquadra, perché i partiti non hanno abbandonato la squadra? Me lo lasci dire: criticare il governo che lavora è sport inutile che serve solo a dare vantaggio agli avversari. Qualcuno sta lavorando per Pd e M5S?».

«Quando ci siamo divisi abbiamo fatto eleggere Crocetta»

Sul centrodestra siciliano. «Paga fratture interne e reclutamenti dell’ultima stagione dettati da ragioni non sempre nobili. Ho rispetto per il confronto interno che vivono alcuni alleati e continuo a credere che la coalizione riuscirà a trovare l’unità. La frattura del 2012 ha prodotto alla Sicilia cinque anni di calamità istituzionale con il governo Crocetta ed il suo “modello Sicilia” tanto caro ai grillini…». Per poi concludere: «Il centrodestra vince, al Sud come al Nord, solo quando è unito. E se si introduce il metodo del veto alla ricandidatura dell’uscente si corre il rischio di farlo diventare ovunque una regola suicida».

 

 

 

 

 

 

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