Presidenzialismo, si parte martedì alla Camera. Il testo della Meloni ricompatta il centrodestra

5 Mar 2022 9:53 - di Redazione
Meloni

L’appuntamento è già fissato per martedì prossimo nella commissione Affari Costituzionali della Camera. Sarà infatti in quella sede che prenderà il via il confronto sul ddl costituzionale sul presidenzialismo, prima firmataria Giorgia Meloni. Una votazione ad alto impatto politico che, come rileva il Messaggero, servirà a testare la compattezza del centrodestra su uno dei suoi più antichi cavalli di battaglia. E, conseguentemente, per verificare lo stato di salute della maggioranza di governo su un tema fondamentale quale appunto la riforma presidenzialista. Nel merito, il ddl di Fratelli d’Italia sagoma un modello ricalcato più sull’esperienza francese che su quell’americana.

Meloni è la prima firmataria del ddl costituzionale

In quest’ultimo caso, com’è noto, nella figura del presidente capo dello Stato e capo del governo coincidono. Nel modello francese, invece, tale coincidenza è mitigata dalla presenza di un presidente del Consiglio, seppur dai poteri molto limitati. Il tema si pone solo in presenza della cosiddetta cohabitation, fenomeno che si palesa quando capo dello Stato e capo del governo provengono da schieramenti opposti. Fu anche per limitarlo che Jacques Chirac ridusse anni fa da 7 a 5 gli anni del mandato presidenziale. Ma torniamo ad ddl a firma Meloni: il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto. La Lega ne ha presentati quattro.

Pioggia di emendamenti dagli ex-grillini

Il partito di Salvini ha tenuto però a specificare che si tratta di modifiche non sostanziali ma di mero «miglioramento» del testo. Forza Italia, attraverso il capogruppo in Commissione Carlo Sarro ha parlato invece di «sostanziale condivisione». Ammontano invece ad una quarantina le proposte di modifica degli ex-grillini di Alternativa. Il testo della Meloni non incide sugli obiettivi di governo prefissati da Mario Draghi. Ma la sinistra (Pd, M5S e Iv non hanno presentato emendamenti) lo teme perché può segnare il ricompattanmento del centrodestra dopo settimane di incomprensioni sorte all’indomani della rielezione di Mattarella al Quirinale. Com’è noto, Letta e compagni non fanno mistero di puntare ad una “maggioranza Ursula” sganciando Forza Italia dal centrodestra. La mossa della Meloni, ora, potrebbe vanificare tale obiettivo.

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