Prova di forza della Russia sui mercati finanziari: paga in anticipo gli eurobond e scongiura il default
La notizia è di poche ore fa: la Russia non andrà in default. Almeno non nei tempi immaginati da più di un economista, dopo le sanzioni occidentali. Ieri, infatti, scadevano due obbligazioni russe con interessi di 117 milioni di dollari da pagare. Mosca aveva trenta giorni di tempo dopo la scadenza del 16 marzo, per decidere cosa fare. Il cosiddetto “periodo di grazia” prima di eventualmente dichiarare il default del debito. Molti analisti occidentali avevano dato per scontato che Mosca si sarebbe presa questo tempo per vedere annullate nel frattempo le sanzioni economiche. La Russia, invece, ha pagato regolarmente i 117 milioni di dollari di interessi.
«È stato eseguito l’ordine di pagamento per il pagamento» delle cedole degli eurobond in scadenza ieri per un importo totale di 117,2 milioni di dollari. Lo ha confermato il Ministero delle Finanze della Russia in una nota – diffusa sul suo sito ufficiale – in cui informa che l’accredito è avvenuto sulla filiale di Londra di Citibank, che è la banca di riferimento della Russia per i pagamenti degli eurobond. Dopo la conferma dell’accredito dei fondi arriveranno nuove informazioni dallo stesso Ministero delle Finanze, conclude la nota.
La Russia e il default imminente? La previsione era sbagliata
Vladimir Putin aveva anche disposto la facoltà di rimborsare questi debiti in rubli. Lo ha fatto invece dollari, e prima del tempo. L’ennesima prova di forza, non solo sul terreno bellico, ma anche sui mercati finanziari.
La Russia, secondo il Cremlino, ha tutti i mezzi e le risorse necessarie per evitare un default sul debito pubblico. «Fin dall’inizio abbiamo detto che la Russia ha tutti i fondi necessari e il potenziale per evitare il default e questo fatto non cambia. In realtà, non ci può essere alcun default, perché la Russia ha i fondi necessari», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti e sottolineando che «qualsiasi default che potrebbe ipoteticamente verificarsi sarebbe puramente artificiale».
Va pure ricordato che la Russia ha un debito pubblico del 18% del prodotto interno lordo, quindi, una situazione più che florida. Tanto per avere un raffronto, il debito pubblico italiano rispetto al Pil è di oltre il 160 per cento.