Pure la Svizzera mette al bando i musicisti amici di Putin: il pianista Matsuev fuori dal Festival di Lucerna
Il Festival di musica classica di Lucerna ha cancellato l’invito al pianista russo Denis Matsuev, considerato vicino a Putin. Il musicista avrebbe dovuto tenere un concerto per la prossima edizione del Festival, prevista fra il 9 agosto e il 11 settembre. Si tratta della seconda rimozione dal programma, dopo quella del direttore d’orchestra Valery Gergiev, che ha subito la stessa sorte subita in Svizzera in diverse istituzioni e manifestazioni musicali a livello internazionale, a partire dalla Scala di Milano.
Il Festival: «Il pianista non ha preso le distanze da Putin»
L’organizzatore del Festival di Lucerna, Michael Haeflinger, ha spiegato che neanche Matsuev, come Gergiev, ha voluto prendere le distanze dal governo del suo Paese dopo l’invasione dell’Ucraina. Al pianista erano stati concessi diversi giorni per pensarci. Per Matsuev, classe 1975 ed ex bambino prodigio della musica internazionale, era già saltata, immediatamente dopo l’invasione, la partecipazione alla tournée negli Usa con i Wiener Philharmoniker, che prevedeva anche tre date alla Carnagie Hall di New York e la direzione dello stesso Gergiev, anch’essa cancellata.
Il sostegno di Matsuev all’annessione della Crimea
Secondo quanto ricordato dal New York Times, nell’articolo in cui dava notizia del cambio di programma per i Wiener, Matsuev nel 2014 diede sostegno all’annessione della Crimea. Proprio per questo motivo, già nel 2016, la partecipazione del pianista ad alcuni concerti a Boston e ancora a New York fu oggetto di dure contestazioni. «Ci domandiamo se un artista possa essere considerato distante dalla politica mentre supporta continuamente un’aggressione non provocata contro uno Stato sovrano», spiegarono gli organizzatori della protesta al sito di informazione ucraino, Euromaidan Press.