Putin «non esclude» un incontro con Zelensky. E parla di «sviluppi positivi nei negoziati»
Mosca «non esclude» un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Ma, avverte, «devono incontrarsi per ottenere risultati», non per parlarsi. A dirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un incontro con la stampa, dopo che nuovamente oggi la presidenza ucraina ha esortato Putin al dialogo diretto.
I paletti del Cremlino all’incontro con Zelensky
«Nessuno esclude un incontro tra Putin e Zelensky, è concettualmente possibile, ma prima i negoziatori devono fare la loro parte», ha detto Peskov, escludendo un incontro tra Putin e Zelensky «solo per il fatto di avere una conversazione». «Devono incontrarsi per ottenere risultati», ha precisato il portavoce del Cremlino, aggiungendo che «le posizioni della Russia sono note, sono state formulate chiaramente e presentate ai negoziatori ucraini». «Attendiamo formulazioni reciproche», ha concluso.
Putin a Lukashenko: «Sviluppi positivi nei negoziati»
Dunque, benché Mosca non la escluda «concettualmente», la possibilità di un colloquio tra Putin e Zelensky, il vertice, all’indomani del fallimento dei negoziati di ieri in Turchia, non appare imminente, sebbene oggi Putin, secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, abbia detto al presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha incontrato oggi al Cremlino, che sui negoziati in corso con l’Ucraina «ci sono alcuni sviluppi positivi, come mi hanno riferito i nostri negoziatori».
Il realismo di Kiev
«Siamo pronti a parlare con Putin quando vuole», aveva detto in mattinata il numero due dell’ufficio del presidente ucraino, Igor Zhovkva, nel corso di un’intervista con la Cnn. Ma l’Ucraina, aveva chiarito, «non scenderà a compromessi» durante «questi negoziati». Parlando del tavolo di ieri, poi, Zhovkva ha aggiunto che «è positivo si siano incontrati, ma purtroppo possiamo dire che non è il ministro degli Esteri russo a prendere la decisione finale. L’ultima decisione sullo stop alla guerra, su un cessate il fuoco, sul ritiro delle truppe la prende una sola persona». E, sebbene Zelensky fosse pronto per una soluzione diplomatica, «l’ultima cosa che ho sentito dai russi è stata che dobbiamo continuare a lavorare con il formato delle due delegazioni». Ma, ha avvertito, «anche gli accordi raggiunti durante questi negoziati non sono rispettati».