“Putin potrebbe premere sull’acceleratore”, lo sgomento di Crosetto: fin dove potrebbe spingersi (video)
Guido Crosetto, ospite a L’aria che tira il talk in onda su La7 e condotto da Myrta Merlino, ha analizzato la situazione della guerra in Ucraina. Le sue preoccupazioni sono quelle di tutti. “Adesso il problema è la reazione che Vladimir Putin potrà avere di fronte alle risorse militari messe a disposizione dall’Europa. La prima che può avere è quella di spingere il piede sull’acceleratore militare e il potenziale bellico della Russia non è stato ancora utilizzato. Putin ha iniziato questa campagna militare in modo soft, non premendo il piede sull’acceleratore, il rischio è la distruzione totale dell’Ucraina, come la Siria”. Le parole di Crosetto, tra i fondatori di FdI, sono state accolte con particolare attenzione durante la trasmissione. Il ‘fino a dove potrebbe spingersi il presidente russo è il punto di caduta di tutti iragionamenti che si fanno mentre in tv scorrono le immagini di guerra.
Ucraina-Russia: Il timore di Guido Crosetto
“L’invasione dell’Ucraina farà male a tutti e non avvantaggerà nessuno, nemmeno Putin: infatti, le sanzioni finanziarie da parte dell’Occidente peseranno tantissimo sulla Russia. Per immaginare che cosa potrebbe accadere, basta pensare che in passato sono scoppiate guerre mondiali per problemi minori. Non bisogna mai chiudere i canali diplomatici”. Un’analisi che da più parti viene sottoscritta. Crosetto che ha analizzato la possibile reazione dell’Europa e l’aiuto che la stessa Ue ha deciso di dare all’Ucraina con soldi e armi, pur ricordando che l’Ucraina o non fa ancora parte dell’Unione Europea. “Questo non è il momento di discutere, ma di far tornare indietro Putin nella sua decisione ed evitare di spingerlo verso la Cina: la questione energetica la affronteremo più avanti“, ha chiarito Crosetto avanzando anche l’ipotesi della partecipazione al conflitto anche della Bielorussia di Lukashenko.
“Spero che Putin non arrivi alle estreme conseguenze”
Pochi minuti prima era intervenuto il generale Leonardo Tricarico (Presidente Fondazione Icsa), anche lui molto in allarme sulle mosse future di Putin e molto sgomento per le parole del presidente Usa Biden:”O le sanzioni o la Terza guerra mondiale”. Possibile – si è chiesto- che nessuno metta in campo negoziati seri? “Mai uno stimolo forte per condurre dei negoziati come Cristo comanda? Si fanno dei negoziati un tanto al chilo mentre le armi continuano a tuonare”. E ha proseguito: “Anche le Nazioni Unite si limitano a condannare ma non mettono in campo un’iniziativa di pace; dei negoziati seri, che passino attraverso l’individuazione di un posto neutro; di un garante che appartenga a un Paese non coinvolto e dei tavoli che si attivino con le armi che tacciono. I mezzi militari spero che siano la pistola alla tempia del negoziato”. “Spero che Putin non arrivi alle estreme conseguenze”, ha dichiarato anche lui visibilmente preoccupato.