Putin strizza l’occhio alla Rowling sulla cancel culture, ma lei lo gela. E posta l’articolo di Navalny su twitter
Vladimir Putin cerca di strizzare l’occhio a J.K. Rowling, ma l’autrice di Harry Potter si distanzia nettamente, condividendo su Twitter un articolo su Alexei Navalny. Il dissidente condannato a 9 anni di carcere. Questa “triangolazione” è presto spiegata. Tutto è cominciato venerdì 25 marzo quando il leader del Cremlino, intervenuto ad una consegna di premi a Mosca, si è lanciato in un attacco contro la “cancel culture” dell’Occidente, che ora vorrebbe anche cancellare la cultura russa. Il presidente Putin la “butta” sulla cultura, cercando evidentemente sponde su questo terreno. Ma i bombardamenti contro i civili , la piega drammatica che sta prendendo l’invasione dell’Ucraina e la repressione della dissidenza non consentono divagazioni culturali.
Putin cita la Rowling come emblema della camcel culture, ma lei…
Per cui, quando Putin alla tv russa ha citato il caso della Rowling, minacciata per le sue posizioni sui transgender, la mamma di Harry Potter si è subito dissociata. Putin ha tentato una captatio benevolentiae: “Recentemente hanno cancellato l’autrice per bambini Joanne Rowling, autrice di libri che ha venduto centinaia di milioni di copie nel mondo; perché è decaduta dai favori dei fan delle cosiddette libertà di genere. Oggi vogliono cancellare una cultura millenaria, il nostro popolo”, ha detto Putin, in parole citate da vari media. Ha paragonato quanto accaduto alla Rowling all’attuale situazione russa.
La Rowlings fa capire a Putin da che parte sta
E’ a questo punto che, sentendosi chiamare in ballo come emblema della situazione russa, l’autrice di Harry Potter deve avere avuto un fremiti e si è subito distanziata. “Chi massacra i civili colpevoli del diritto di resistenza o arresta e avvelena i suoi critici non è la persona più adatta per criticare la cancel culture occidentale“, ha scritto Rowlings su Twitter. Insomma, da quale pulpito viene la predica. La scrittrice ha quindi allegato un articolo sulla nuova condanna carceraria inflitta ad Alexei Navalny. La scrittrice ha già fatto chiaramente capire che sta dalla parte dell’Ucraina: del resato, chi la segue sa che da giorni è impegnata nel sostegno alla raccolta fondi della Ong Lumos impegnata a tutela degli orfanotrofi nel paese invaso dalla Russia.
Rowling dal 2020 bersagliata ferocemente
La Rowling dal 2020 è bersaglio di attacchi ferorci dal mondo Lgbt per avere affermato, in sostanza, che i sessi sono due. La sua immagine è stata colpita al punto che la scrittrice ha preferito non partecipare alla recente reunion del cast della saga di “Harry Potter”. Putin l’ha utilizzata “pro domo sua”, facendone un esempio della volontà dell’Occidente “cattivo” di cancellare culture che non rientrano nei canoni odierni. Ma lei nonostante questa aggressione alla sua persona la viva quotidianamente sulla sua pelle ha dimostrato di essere categorica. Qui non si può utilizzare lo schermo della cultura o della cancel culture, per obnubilare lo scempio di chi ne è causa.