Putiniani a Cinquestelle: Raggi ‘pizzicata’ in chat a tifare Mosca contro i “nazisti” di Kiev
Non c’è da stupirsi. Virginia Raggi si improvvisa esperta di geopolitica e, in barba ai vertici grillini che su Roma l’hanno scaricata, si scopre pasdaran di Mosca. Dagli stralci pubblicati su Repubblica della chat interna al M5s il messaggio è chiaro: l’ex sindaco della Capitale si sente vicina a Mosca. Come in un derby calcistico attacca l’altra curva. Virginia è contro il governo di Kiev pieno di politici eterodiretti. Naturalmente dopo “l’ingerenza di Usa e Ue”, politici cattivi che hanno rovesciato il governo vicino al Cremlino.
La Raggi megafono di Putin contro la Ue
Una teoria neanche tanto sofistica: i veri aggressori, scava scava, sono gli ucraini al soldo dei poteri forti internazionali. Fino a ieri non si era spinta a tanto. Sulla guerra in Ucraina spicca un post del 2 marzo. Con l’immancabile bandiera arcobaleno. “Non ho certezze – scrive – ma siamo sicuri che quella delle armi sia l’unica soluzione?». Come per il covid e per il green pass l’ex sindaca, che ha dovuto consegnare il Campidoglio a Gualtieri, nelle chat grilline è in prima fila tra le ribelli. Anzi dei no pasaran. Ambientalista di facciata, vegana per moda, no vax e filorussa. La filiera è completa. Nella chat Quelli che il M5s la Raggi, da poco eletta garante nazionale del movimento, ha pubblicato cinque messaggi con link, video e post di Facebook che etichettano il governo ucraino come un burattino. Nelle mani delle potenze occidentali, ça va sans dire. Mentre ci sono “battaglioni nazisti” controllati direttamente dal ministero dell’Interno di Kiev. Virginia megafono dello zar di Mosca. Incredibile.
L’ex sindaca aizza i compagni contro Kiev e la Nato
Il compito per casa è svolto con la consueta ‘secchioneria’. L’ex sindaca, infatti, lavora di mouse. E va a recuperare discorsi del 2014 in cui l’ex eurodeputato grillino Dario Tamburrano attacca chi in Europa e negli Stati Uniti ha fomentato rivoluzioni colorate. Favorendo così «una nuova guerra fredda» con «un milione di rifugiati perseguitati fuggiti in Russia». Altri messaggi condannano la “bulimia espansiva” dell’Europa . Che smanierebbe per allargare la sua influenza verso Est anche a costo di prendere sottobraccio un’impresentabile Ucraina. Nel mirino anche la Ue. Decisa a fare la guerra commerciale alla Russia, “anche a costo di imporle sanzioni che danneggiano le economie degli Stati membri”.
Italia Viva all’attacco: si dimetta da Expo 2030
Carlo Calenda non crede ai suo occhi. La Raggi gli ha fornito nuove frecce al suo arco. “La Raggi, peggior sindaco della storia, No Vax e filo Putin è la figura scelta dal Campidoglio per guidare la commissione sulla candidatura a Expo 2030”. Così in un tweet velenoso del renziano Luciano Nobili di Italia Viva. “Con che faccia Roma presenterà la candidatura? Con questa? Come avete potuto reinsediarla dopo che i romani l’hanno cacciata?”.