Samurai insieme agli ucraini: 70 volontari giapponesi hanno chiesto di unirsi alla resistenza di Kiev
Settanta volontari giapponesi, inclusi 50 ex membri delle Forze di autodifesa del Giappone e due veterani della Legione straniera francese, hanno fatto richiesta per andare a combattere con le forze ucraine. Lo riporta il giornale ‘nipponico Mainichi Shimbun‘, citando un’organizzazione a Tokyo; mentre un portavoce dell’ambasciata ucraina in Giappone ha dichiarato di aver ricevuto chiamate da persone che “vogliono combattere per l’Ucraina”. Il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni dell’Ucraina lo annuncia su Facebook. “Samurai insieme agli ucraini”, scrive il Centro ricordando l’appello del presidente Zelensky per formare una “legione internazionale” da opporre ai russi. Dal canto suo il governo giapponese ha invitato i suoi connazionali a cancellare i viaggi in Ucraina per qualsiasi ragione: un avvertimento che ha ribaditoil capo di Gabinetto, Hirokazu Matsuno, il quale ha detto di essere al corrente delle notizie sui volontari.
“Samurai insieme agli ucraini”
Un aiuto armato alla resistenza di Kiev, dunque, è pronto ad arrivare dal paese del Sol Levante: uomini addestrati alla guerra, preparati all’azione e intenzionati a combattere contro la Russia. La storia vive di corsi e ricorsi. Ma la notizia trova riscontro anche sul fronte ucraino. Questa volontà di “combattere per l’Ucraina” trova conferma in un portavoce dell’ambasciata ucraina in Giappone. Le richieste avanzate spontaneamente sarebbero pervenute nelle ultime ore. Lo rende noto il Giornale, e non si esclude che si possa formare, oltre i 70 annunciati, una nutrita “truppa” di combattenti pronti ad auto-arruolarsi per Kiev. L’iniziativa degli ex militari giapponesi, va precisato, non è formalmente appoggiata dal governo di Tokyo. Che nei giorni scorsi aveva anzi consigliato ai propri cittadini di tenersi lontani da una zona ritenuta – per evidenti motivi – ad altissimo rischio. Al contempo, il primo ministro del Giappone aveva annunciato l’imposizione di sanzioni alla Russia.
La chiamata alle armi di Zelensky ha fatto breccia sulle forze armate giapponesi
A fare leva sui combattenti sicuramente ha influito il richiamo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: aveva lanciato un appello a tutti gli stranieri desiderosi di aggiungersi alla resistenza anti-russa. Una “chiamata alle armi” che evidentemente ha fatto breccia in alcuni ex membri delle forze armate nipponiche. “Samurai insieme agli ucraini! 70 volontari giapponesi vanno in Ucraina per aiutare le forze armate nella guerra contro la Russia: è quanto si legge sul profilo Facebook dell’ente governativo ucraino. Nel medesimo post si elogia il coraggio dell’ambasciatore giapponese in Ucraina, Kuninori Matsuda, che ha deciso di non lasciare Kiev.
Non solo Giappone: 400 svedesi
Ma i volontari non arrivano solo dal Giappone. A poche ore dalla comunicazione ufficiale delle modalità di arruolamento, circa 400 i cittadini svedesi hanno espresso la propria disponibilità. Lo segnala il quotidiano Stoccolma Svenska Dagbladet, che riporta le dichiarazioni di un coordinatore dei volontari. Ieri le autorità di Kiev avevano diffuso le istruzioni e i passi da seguire per gli stranieri che volessero arruolarsi in questo reparto, a iniziare dalla presentazione della richiesta – di persona, per telefono o per mail – alla rappresentanza diplomatica ucraina nel loro Paese.