Scuola, concorsi-lotteria che lasciano a terra i candidati migliori. Bianchi: è colpa del passato
“Un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato. Stiamo eseguendo impegni presi in precedenza, che vanno onorati, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata. Noi stiamo andando verso un’idea molto chiara. Che è quella di andare verso concorsi annuali”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Che, durante l’incontro ‘La burocrazia frena la scuola”, organizzato dalla Gilda degli insegnanti, scarica ogni responsabilità ai suoi predecessori.
Concorsi scuola, Bianchi dà la colpa al passato
“Questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente”, ha aggiunto sul concorso. Un guazzabuglio infernale. Che ha sollevato da sempre polemiche infinite. Una prova definita dai sindacati una specie di terno al lotto. Una lotteria che lascia sul campo tanti e tanti candidati capaci e preparati. “Che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è nessun dubbio”, dice il responsabile di viale Trastevere. “Bisogna andare verso concorsi annuali avendo ben chiaro quali sono i posti disponibili e vacanti in ogni area”.
Una lotteria che lascia fuori i migliori
In occasione del tanto atteso concorso ordinario della scuola secondaria, fermo per quasi due ani a causa della pandemia, si sta assistendo a una situazione paradossale. Una selezione eccessivamente severa dei candidati. Che sta portando moltissimi tra i 500mila candidati, già dopo la prima prova, a risposte multiple, a essere falcidiati. E a dover dire addio alla speranza di superare il concorso. In attesa di tempi migliori.