Si chiama Satan 2 l’arma da incubo di Putin: è imprendibile e può colpire in qualsiasi punto del globo

1 Mar 2022 13:56 - di Giovanni Pasero
Satan 2

Si chiama Satan 2 e nell’arsenale della guerra Ucraina-Russia è l’arma segreta che apre gli scenari più inquietanti. Gli esperti militari occidentali guardano con preoccupazione la messa in allerta del sistema di difesa russo. La Russia dispone infatti di missili di tutte le gamme tra i quali i missili intercontinentali Sarmat (che per la NATO sono gli SS-X-30 Satan 2) che hanno una portata di 18.000 chilometri. In pratica in qualsiasi angolo della terra. Tanto per avere un parametro, la distanza tra Mosca e Los Angeles è di meno di 10mila chilometri: una distanza che può coprire in circa mezz’ora.

Come riferisce la testata d’informazione pubblica della svizzera italiana, Rsi l’arma segreta di Putin è anche progettata «per eludere le difese missilistiche avversarie grazie ad una fase di salita più breve, il Satan 2 è pensato per trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 dispositivi d’inganno».

Il missile Satan 2 con la sua velocità viene considerato “imprendibile”

Con il micidiale raggio d’azione di circa 18.000 km, il Sarmat, missile bistadio a propellente liquido del peso di oltre 200 tonnellate al lancio e con un carico utile di dieci, è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese (specie quelle delle forze Nato oggi in servizio), semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di “early warning” o sistema missilistico difensivo.

Secondo il canale televisivo russo Zvezda e la propaganda di Putin, “il Satan 2 può spazzare via parti della terra delle dimensioni del Texas e della Francia. Il missile sarebbe quindi in grado di colpire le principali città del Regno Unito e di altre nazioni europee”.

Come si legge in un approfondondimento di AnalisiDifesa l’elevata velocità di rientro nell’atmosfera, circa 7 mila chilometri orari, rende l’RS-28 troppo rapido per poter essere intercettato con gli attuali missili in dotazione alla difesa aerea esclusi forse i ”cannoni laser” in fase di sviluppo sulle quali gli Stati Uniti hanno fatto passi da gigante. 

 

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